È uno dei volti più famosi dell’antico Egitto, eppure forse abbiamo sbagliato ad associarlo al faraone Tutankhamon. Dopo aver riesaminato la scoperta originale del 1922, gli esperti sono sempre più convinti che la leggendaria maschera funeraria d’oro non fosse destinata al giovane re, ma a una donna o un bambino di alto rango.
Come spiegato dalla rivista americana Popular Mechanics, le orecchie forate della maschera sono state progettate per accogliere degli orecchini. Questi potevano essere realizzati solo per una donna o un bambino: in questa cultura, i bambini spesso indossavano questo tipo di gioielli, mentre i maschi adulti no.
“Questa maschera non è stata progettata per un faraone maschio adulto”, afferma Joann Fletcher, egittologa e professore in visita presso il dipartimento di archeologia dell’Università di York (Canada). Quando si confrontava l’oro, [on a découvert] che il volto era fatto di un oro completamente diverso dal resto.
Un funerale frettoloso
Tracce di saldatura sono infatti “chiaramente visibili sulla maschera”, spiega il ricercatore. È possibile che il volto del re “Tut” sia stato innestato sulla maschera del precedente sovrano: a quest’ultimo sarebbero state quindi forate le orecchie. Secondo Johann Fletcher potrebbe trattarsi di una donna: la regina Nefertiti, matrigna del giovane faraone, il cui luogo di sepoltura non è mai stato ritrovato. Mentre le teorie continuano ad accumularsi sull’identità del vero destinatario della maschera d’oro, l’ultimo episodio degli orecchini non fa altro che rafforzare la tesi secondo cui era Nefertiti l’originale “proprietario” della maschera.
L’oggetto iconico è alto 30 centimetri, è tempestato di pietre preziose e presenta una barba dorata di 5,5 chilogrammi (parte di una maschera d’oro più grande da 22,5 chilogrammi). Questa barba ha…
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