Saverdun. Philippe Canouet, direttore della casa di cura Portes d’Ariège

Saverdun. Philippe Canouet, direttore della casa di cura Portes d’Ariège
Saverdun. Philippe Canouet, direttore della casa di cura Portes d’Ariège
-

Philippe Canouet ha assunto la direzione della casa di cura Portes d’Ariège, che comprende il “Clos du Raunier” a Mazères e “le Vert Coteau” a Saverdun con 200 posti, nel febbraio 2024. Nato a Tarascon poi diventato Mazérien, quest’uomo brillante ha un percorso professionale ricco e atipico: dopo brillanti studi alla scuola alberghiera di Tolosa dove ha accumulato diplomi, anni trascorsi nella ristorazione, poi come direttore regionale della ristorazione collettiva, cambia rotta e si dirige verso l’associazione, dove gestisce un centro di accoglienza familiare intergenerazionale, poi è amministratore della “res-alliance” del sud-est di Lione, responsabile delle case di cura e delle cliniche.

Si forma poi come direttore di casa di cura dove consegue il master con specializzazione in management mentre lavora per Domus Vi. Poi è stato in Guadalupa che ha partecipato alla creazione di due case di cura da 80 posti letto, che avrebbe poi gestito. Il richiamo della campagna si è fatto sentire ed è tornato nella metropoli per essere più vicino alla sua famiglia. Ha fatto domanda per il posto di direttore della casa di cura Portes d’Ariège, vacante da più di 2 anni, che ha ottenuto.

Pertanto, al suo arrivo, è stato necessario fare un bilancio, il lavoro temporaneo di mezza giornata alla settimana da parte di uno dei suoi colleghi, aiutato da un team di supervisione competente, ha permesso di gestire e mantenere lo stabilimento nel miglior modo possibile una situazione adatta. Devono già essere prese decisioni importanti, in particolare si stanno avviando diagnosi energetiche per ottenere un risparmio energetico: uno degli edifici, pur essendo ben mantenuto, è stato costruito nel 1967 e non rispetta più gli standard di risparmio attuali.

Attualmente si sta valutando l’installazione di pannelli fotovoltaici. Nelle due residenze, altra difficoltà, con un organico di 132 dipendenti, la carenza di personale è evidente.

Per questo vengono proposte due posizioni infermieristiche e 12 badanti. Per il momento chi lo desidera, senza particolari specificità, potrà essere ammesso come “registro” dove verrà offerta la formazione di assistente infermieristico o di assistente infermieristico/scuola lavoro-studio, della durata di 783 ore. Per quanto riguarda il finanziamento, come ogni struttura di questo tipo, Philippe Canouet riconosce un deficit significativo. Se sarà pronto ad essere vigile sulle spese, “lo farà garantendo l’equilibrio, con i mezzi a mia disposizione, tenendo perfettamente presente il benessere degli anziani affidati alle mie cure e quello del personale!”.

-

NEXT Crack e cocaina stanno esplodendo in Svizzera e questo si spiega