l’università e il CHU di Bordeaux realizzano una prima mondiale grazie alla realtà aumentata

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type="image/avif"> type="image/webp"> type="image/jpeg">>>>L’Università di Bordeaux e l’Ospedale Universitario di Bordeaux hanno segnato una svolta nel campo della chirurgia renale implementando con successo un intervento guidato dalla realtà aumentata. Questa innovazione apre prospettive promettenti per la precisione delle procedure chirurgiche e il comfort del paziente.

Un intervento senza precedenti realizzato in un quadro internazionale

Il 13 settembre, il professor Jean-Christophe Bernhard, esperto in chirurgia urologica dell’Ospedale universitario di Bordeaux, e la dottoressa Gaëlle Margue hanno eseguito una nefrectomia con trombectomia cavale, un intervento complesso nel trattamento del cancro del rene. L’intervento, trasmesso in diretta al Centro Congressi di Bordeaux durante il Congresso Europeo di Urologia Robotica (ERUS), ha permesso di condividere questo progresso con un migliaio di chirurghi urologici di tutto il mondo.

Utilizzando la tecnologia della realtà aumentata sviluppata in collaborazione con SurgAR e Fujifilm, il team è stato in grado di visualizzare le strutture interne del paziente in tempo reale. Questo dispositivo, paragonabile ad un “GPS chirurgico”, sovrappone un preciso modello digitale degli organi a immagini reali. Ciò ha consentito ai medici di individuare le aree invase dal tumore ed eseguire interventi più mirati, riducendo così il rischio di complicanze.

Urologia digitale 3D: un progetto innovativo per ripensare la chirurgia

Questa impresa fa parte del progetto Digital Urology 3D, lanciato nel 2022 e finanziato con una dotazione di 6,1 milioni di euro nell’ambito del programma 2030. Coordinato dal professor Bernhard, questo programma riunisce diversi partner, tra cui il CNRS, l’Università di Grenoble Ospedale e produttori come Sophia Genetics, Rescoll e Fujifilm.

Il progetto non si limita a migliorare le procedure chirurgiche. Mira inoltre a trasformare la formazione del chirurgo e ad arricchire l’esperienza del paziente. Tra le innovazioni sviluppate, la stampa 3D di modelli renali specifici consente ai pazienti di comprendere meglio gli interventi, riducendo la loro ansia e promuovendo il loro coinvolgimento nel processo di cura. Secondo il professor Bernhard queste tecnologie potrebbero presto essere applicate ad altre specialità chirurgiche.

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