Salute. Attenzione a semi e legumi che possono provocare gravi allergie

Salute. Attenzione a semi e legumi che possono provocare gravi allergie
Salute. Attenzione a semi e legumi che possono provocare gravi allergie
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Nuovi allergeni stanno comparendo in Francia e nel mondo legati all’aumento del consumo di alcuni alimenti tra cui semi e legumi, responsabili di manifestazioni allergiche talvolta gravi (“anafilassi grave”).

In allergologia alimentare si parla di allergene emergente quando è responsabile dell’1% o più dei casi di anafilassi grave o presenta un potenziale di reattività crociata molecolare con un allergene già frequentemente dichiarato e appartenente all’elenco dei 14 allergeni da dichiarazione obbligatoria .

Il vegetarismo e il veganismo stanno guadagnando sempre più seguaci

Questa tendenza a una dieta (quasi) priva di carne o latte vaccino, che includa semi, piante, legumi e molte spezie, colpisce una popolazione diversificata.

Mentre il 57% delle persone sopra i 50 anni aderisce al flexitarianismo (base vegetariana ma di tanto in tanto carne animale), la crescita è marcata tra gli under 35, passando dal 14% nel 2015 a oltre il 20% nel 2020.

Questo sviluppo suggerisce che questi nuovi comportamenti alimentari verranno trasmessi alle generazioni successive, da qui un continuo aumento di nuove allergie in futuro. », presenta la Dott.ssa Christine Delebarre (Ospedale St Vincent de Paul, GHICL-Lille).

Semi, principali fornitori di allergeni emergenti

Nel 2021, una revisione francese della letteratura sulle manifestazioni allergiche gravi cosiddette “IgE-mediate” legate ai semi ha mostrato che queste reazioni gravi coinvolgono molto spesso alcune proteine ​​cosiddette “di stoccaggio” e “proteine ​​di trasferimento dei lipidi” (LTP, prodotte da molte piante, pollini, frutti, ecc.).

Queste proteine ​​sono potenti allergeni, stabili durante la cottura e causa di gravi reazioni allergiche generalizzate. Tra questi c’è il sesamo (già incluso nella “lista dei 14” allergeni soggetti a dichiarazione). Da parte sua, il grano saraceno è diventato il 1ehm fornitore di allergie alimentari in Corea, 4e in Giappone. È responsabile del 4,5% dei casi di anafilassi in Francia.

Sono stati segnalati casi di anafilassi grave anche con semi di girasole, zucca, lino, amaranto, miglio, quinoa e oli di sesamo e girasole.

Anche le spezie

D’altra parte, l’allergia alla senape è tra le principali cause di allergie alimentari nei bambini, con manifestazioni cliniche che possono arrivare fino all’anafilassi. L’allergia alle altre spezie resta rara, rappresentando il 2% delle allergie alimentari (apiaceae: anice, aneto, coriandolo, cumino, sedano), e colpisce soprattutto gli adulti.

Legumi, attenzione alle allergie crociate

Stiamo assistendo ad un aumento del consumo di legumi nei nostri Paesi e allo stesso tempo ad un aumento delle allergie a queste verdure secche (Fabaceae), con il 30% dei pazienti allergici alle arachidi che soffre di allergia ai legumi.”, sottolinea la dottoressa Ariane Nemni, responsabile del dipartimento di allergologia adulto-bambino del CHI Robert Ballanger (Aulnay-sous-Bois).

Il fenomeno è infatti causato principalmente dalla cross-reazione con l’arachide, anch’essa un legume (avente quindi in comune le proteine ​​allergeniche).

Perciòspiega, i bambini allergici alle arachidi possono, attraverso una previa sensibilizzazione ad altri legumi, rompere la tolleranza e dichiarare manifestazioni allergiche verso piselli, lenticchie, ceci, piselli spezzati, soia, fagioli, fave o addirittura lupino; quest’ultimo viene sempre più consumato in forma trasformata o mascherata. »

In sintesi, l’aumento delle allergie ai legumi, legato al loro consumo sempre più diffuso, è in gran parte legato alla cross-reattività con l’arachide.

Fonti: Intervista alla Dott.ssa Ariane Nemni, responsabile del dipartimento di allergologia adulto-bambino del CHI Robert Ballanger (Aulnay-sous-Bois) e seguito della sessione “Allergie alimentari oltre ogni immaginazione Allergie vegetariane, vegane, diete diverse / C . Delebarre” al congresso CFA 2024 (18 aprile, Parigi)

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