Purtroppo la copertura vaccinale resta insufficiente. L’anno scorso era pari al 47,1% tra le persone destinatarie della vaccinazione, al 54,0% tra coloro di età pari o superiore a 65 anni e al 25,4% tra quelli sotto i 65 anni a rischio di grave influenza. Cifre inferiori rispetto alla stagione 2022-2023. Anche il sistema sanitario ha registrato un’elevata intensità in termini di ricoveri ospedalieri alla fine di gennaio e all’inizio di febbraio.
Complicazioni respiratorie e cardiovascolari
Infatti, come sottolinea il professor Olivier Hanon, “l’influenza può causare gravi complicazioni respiratorie e cardiovascolari, soprattutto negli anziani e nei soggetti affetti da malattie croniche. Il rischio di ricovero ospedaliero per complicanze respiratorie o cardiache aumenta significativamente dopo un’infezione influenzale. Infatti, nelle settimane successive, i pazienti vedono il loro rischio di infarto miocardico moltiplicato da 6 a 10, e il loro rischio di ictus moltiplicato da 3 a 8.” Da qui l’importanza di sensibilizzare queste popolazioni alla vaccinazione e al rispetto dei gesti di barriera. . “Siamo fortunati ad avere vaccini contro l’influenza e le sue complicanze. La vaccinazione è uno strumento di prevenzione essenziale che riduce il rischio di mortalità del 43%, riduce le infezioni respiratorie del 20% e riduce il rischio di incidenti cardiovascolari del 26%. Oltre ai gesti barriera, offre quindi una preziosa protezione contro il virus e le sue complicanze. »
“TIENI TI STESSO!” »
Associazioni di pazienti, laboratori farmaceutici, istituti di ricerca e operatori sanitari hanno unito le forze nella coalizione “GRIPPE-TOI!”. “. Si propone di instaurare un nuovo dialogo per riflettere sul problema legato alla vaccinazione degli adulti a rischio e proporre azioni concrete. Come, ad esempio, una strategia di vaccinazione che deve essere al centro delle preoccupazioni dei politici e dell’amministrazione.
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