È ufficialmente lanciata per tutti la campagna di vaccinazione contro i virus invernali. E quest’anno le autorità sanitarie vogliono invertire la curva. L’Occitania ha visto negli ultimi anni un calo significativo del tasso di vaccinazione, sia per l’influenza, che per il Covid e la bronchiolite.
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L’arrivo dell’inverno è sinonimo di virus e talvolta di complicazioni. Per evitare di finire in ospedale, l’Ars ha appena lanciato la sua campagna di prevenzione con un obiettivo: incentivare le persone a vaccinarsi di più.
I dati per l’inverno 2023-2024 sono, per alcuni, agghiaccianti. L’influenza e il Covid-19 continuano a uccidere in Occitania. Per quanto riguarda l’influenza, nel 2023/2024 in Occitania sono state ricoverate in terapia intensiva 92 persone. 25 di loro sono morti. Per Covid i casi gravi sono 72 e 9 decessi.
I virus invernali continuano quindi a uccidere ma le idee preconcette sono dure a morire. Chi non ha detto: “Sono giovane, non rischio nulla” O “Non mi ammalo mai, quindi perché vaccinarmi?”. Di conseguenza, i tassi di vaccinazione diminuiscono: 46,7% contro l’influenza e 26,7% contro il covid per gli over 65.
Dati che preoccupano le autorità sanitarie: “Stiamo assistendo anche ad un calo del tasso di vaccinazione delle persone vulnerabili contro l’influenza”deplora Didier Jaffre, direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale dell’Occitania, che ripete costantemente: ““Vaccinarsi significa proteggere se stessi e gli altri.”
Perché la regione dell’Occitania è una di quelle con il tasso di vaccinazione più basso della Francia. Ha registrato un calo di 8,7 punti in tre anni, e l’Ars vorrebbe rimediare per tutelare le persone più a rischio.
L’ARS ritiene che i medici curanti abbiano un ruolo determinante da svolgere nei confronti dei pazienti, la cui voce conta più di tutti gli incentivi delle istituzioni. Soprattutto perché questa vaccinazione è interamente rimborsata per gli over 65 e per le persone con malattie croniche.
L’ARS chiede quindi a “mobilitazione di tutti i medici e infermieri liberali”. Sono in prima linea a contatto con i più vulnerabili. Le autorità incoraggiano anche gli operatori sanitari a farlo “dare l’esempio” : “Il tasso di vaccinazione dei professionisti è solo del 20% per l’influenza e del 9,9% per il Covid”.
Le campagne vaccinali sono accessibili a tutti ed è possibile combinare insieme il vaccino antinfluenzale e quello anti-Covid. Per i bambini più piccoli è fortemente consigliato il vaccino contro la bronchiolite. Il virus colpisce il 30% dei bambini sotto i 2 anni e lo scorso inverno sono state registrate 4.000 visite di neonati al pronto soccorso.