Primaa: rilevamento più preciso dei tumori al seno e alla pelle

Primaa: rilevamento più preciso dei tumori al seno e alla pelle
Primaa: rilevamento più preciso dei tumori al seno e alla pelle
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L’intelligenza artificiale è un serio alleato nella lotta contro il cancro. Deeptech Primaa, nata nel 2018, offre soluzioni diagnostiche per diversi tumori per adattare meglio il trattamento e aumentare le possibilità di recupero dei pazienti.

Una necessità poiché ogni anno la prevalenza aumenta. Secondo l’OMS, una persona su cinque svilupperà il cancro nel corso della propria vita, e in futuro “diversi specialisti prevedono che un bambino su due nato oggi sarà affetto da cancro nel corso della propria vita”, spiega Fanny Sockeel, presidente e cofondatrice di Primaa.

Tumori al seno e alla pelle

La giovane azienda conta già una decina di clienti in Francia, Belgio e Svizzera. Questi includono ospedali e istituti di ricerca come il CHU Rennes – Hôpital Pontchaillou o l’Institut Curie Hospital, ma anche laboratori privati ​​come Medipath. Grazie al marchio europeo ottenuto nel 2019, Primaa intende quest’anno raddoppiare il proprio portafoglio clienti, aprendosi ad altri paesi come Portogallo, Italia e Spagna e avvicinandosi ai 2 milioni di euro di fatturato entro due anni.

Dal 2023 Primaa commercializza due software di analisi di imaging del seno e della pelle, rispettivamente Cleo Breathe e Cleo Skin. Basate sull’intelligenza artificiale, “le nostre soluzioni si basano su architetture di rete neurale convoluzionale (CNN), ottimizzate per l’analisi precisa e rapida di biomarcatori critici nella diagnosi del cancro”, descrive Fanny Sockeel. Aiutano gli anapatologi, specialisti nell’analisi dei tessuti, a fare una diagnosi più precisa e quindi a personalizzare il trattamento.

Una start-up familiare

Inizialmente il mondo medico era scettico sull’uso dell’intelligenza artificiale, ma ora i professionisti e le istituzioni sanitarie sono più propensi a esplorare questa strada. “L’intelligenza artificiale è utilizzata da diversi anni in altri settori sanitari come la radiologia. L’anapatologia era uno degli ultimi bastioni”, sottolinea Fanny Sockeel.

L’imprenditrice, proveniente da una scuola di management con una prima esperienza nei sistemi informativi, ha unito le forze con la sorella Marie Sockeel, medico specializzato in anapatologia, e suo cugino Stéphane Sockeel, data scientist specializzato in neuroscienze. Dopo i casi di cancro nelle loro famiglie, hanno unito le loro competenze.

La loro start-up sta attualmente sviluppando due nuove soluzioni di analisi per il cancro alla prostata in collaborazione con l’Istituto Jules Bordet (Belgio) e per il cancro della cervice con l’Ospedale Bicêtre e il laboratorio Medipath.

Tra gli altri obiettivi, Primaa prevede di ottenere le autorizzazioni necessarie per immetterla sul mercato americano entro il 2027, anno in cui Fanny Sockeel spera di aver raggiunto la redditività. Dopo due raccolte fondi per un importo di poco più di 3 milioni di euro, è in preparazione un terzo aumento di capitale per sviluppare le proprie strutture e rafforzare il team commerciale.

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