Di Novità editoriali
pubblicato su
9, 24 maggio alle 15:37
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In un nuovo rapporto relativo al periodo 2014-2020, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro (ANSES) mette in guardia sulle principali fonti di avvelenamento nei bambini piccoli.
Molto spesso, gli avvelenamenti si verificano durante i primi anni di vita, mentre scoprono l’ambiente, mettono oggetti in bocca, ecc.
Prestare attenzione ai prodotti per la pulizia e la manutenzione
ANSES mette quindi in guardia sui prodotti per la pulizia e la manutenzione. Nello specifico, i detersivi sono le principali cause di avvelenamento, in particolare i detersivi liquidi in cialde.
“Questi prodotti possono causare gravi effetti sulla salute: difficoltà respiratorie in caso di direzione sbagliata o gravi danni alla cornea in caso di proiezione oculare”, precisa l’Agenzia sanitaria.
L’ANSES segnala inoltre i prodotti disostruenti le tubazioni che provocano gravi intossicazioni se ingeriti, a causa dei danni corrosivi all’esofago e allo stomaco.
Farmaci nel mirino
Un altro colpevole di avvelenamento nei bambini: i farmaci. «Ibuprofene, aspirina e paracetamolo, antidepressivi, ansiolitici ma anche farmaci per il sistema cardiovascolare. I bambini di età inferiore a un anno sono spesso vittime di errori terapeutici da parte dei loro cari o di chi si prende cura di loro”, elenca l’Agenzia sanitaria.
Ci ricorda anche che i più piccoli sono vulnerabili all’avvelenamento da monossido di carbonio. È anche la prima causa di ricovero in terapia intensiva per i bambini al di sotto di un anno.
Tra le altre fonti di incidenti, l’ANSES riferisce che gli avvelenamenti dovuti all’ingestione di cannabis sono aumentati in frequenza, soprattutto tra i bambini di età inferiore a un anno, ma anche in gravità. Inoltre, le batterie a bottone sono pericolose anche per i più piccoli e possono essere responsabili di lesioni esofagee potenzialmente mortali.
Alcune buone azioni da adottare
Per limitare il più possibile il rischio di incidenti, si consiglia di mettere piccoli oggetti e prodotti pericolosi fuori dalla portata dei bambini, e di evitare di disimballare i prodotti domestici (ad esempio in una bottiglia di soda o di succo di frutta), di riporre tutti i farmaci e il corretto utilizzo degli apparecchi di riscaldamento a rischio di emissioni di monossido di carbonio.
APEI-Notizie. Giovanna Amselem
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