Mayotte: l’epidemia di colera è ormai “finita”, ma “resta sotto sorveglianza”

Mayotte: l’epidemia di colera è ormai “finita”, ma “resta sotto sorveglianza”
Mayotte: l’epidemia di colera è ormai “finita”, ma “resta sotto sorveglianza”
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Non sembra esserci più alcun rischio. L’epidemia di colera che ha colpito Mayotte “è ormai finita”, indica l’Agenzia regionale della sanità (ARS) in un comunicato stampa questo lunedì. Nessun caso, infatti, è stato rilevato “dal 12 luglio”.

Tuttavia, “forte vigilanza” viene mantenuta dalle autorità locali e nazionali “in particolare riguardo alla recente conferma di nuovi casi di colera” nelle Comore – dove si sono originati i primi casi – mentre si avvicina la “stagione delle piogge favorevoli”. la ricomparsa di varie malattie trasmesse dall’acqua. «In questo contesto, l’Agenzia sanitaria regionale di Mayotte e la Salute pubblica francese mantengono un livello significativo di sorveglianza, nei punti di ingresso nel territorio e più in generale all’interno dell’isola con la rete di partner sanitari e associativi », Continua l’ARS.

In questo comunicato stampa firmato congiuntamente, “il prefetto di Mayotte, l’Agenzia sanitaria regionale di Mayotte e la Santé publique France desiderano rendere omaggio all’impegno costante degli operatori sanitari, dei servizi statali e dei partner associativi che si sono mobilitati quotidianamente per rispondere a questa grande sfida”.

Effettuate 35.000 vaccinazioni

Il primo caso di colera è stato rilevato a metà marzo a Mayotte. Al 31 agosto erano stati finalmente identificati 221 casi, l’ultimo risalente al 12 luglio. Mentre inizialmente erano stati contati due decessi, il rapporto rivisto dell’Agenzia sanitaria regionale (ARS) segnala cinque persone i cui decessi sono “attribuibili al colera” (cioè un accumulo di segni clinici, evidenza microbiologica, collegamento epidemiologico e assenza di comorbilità) e due “ parzialmente attribuibile” alla malattia. Secondo l’Ars sono state vaccinate anche 35mila persone.

Il colera è causato dall’ingestione di acqua o cibo contaminati. La trasmissione è detta oro-fecale, sia diretta per ingestione di batteri dalle feci di individui contaminati, sia più spesso indiretta per ingestione di acqua o cibo contaminati. La malattia provoca diarrea e grave disidratazione che possono portare alla morte nel giro di poche ore.

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