ARS – L’epidemia di dengue sta accelerando

ARS – L’epidemia di dengue sta accelerando
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Mercoledì l’ARS ha tenuto una conferenza stampa per sensibilizzare la popolazione sui gesti di barriera contro la febbre dengue, a fronte del recente aumento dei casi di dengue nel territorio.

19 casi indigeni di dengue a Petite-Terre

Il 6 aprile, nel comune di Labattoir nella Petite-Terre, l’ARS ha rilevato un 1ehm caso indigeno di dengue. È stato un caso indigeno poiché la persona aveva contratto la malattia a Mayotte, senza essersi recata in una zona contaminata 15 giorni prima della comparsa dei sintomi.

Da, 19 casi indigeni di dengue sono stati rilevati nei comuni di Labattoir e Pamandzi. Dei quattro tipi esistenti di dengue, quella di Mayotte è attualmente colpita sierotipo DENV-2, che continua a circolare sull’isola e nell’Oceano Indiano. Se una persona può essere permanentemente immune a un sierotipo che ha già contratto in precedenza, resta esposta al rischio di contrarre una delle altre tre forme di dengue contro la quale non è immune.

La settimana scorsa, Sanità pubblica Francia-Mayotte aveva trasmesso raccomandazioni sanitarie sulla malattia, in particolare per gli operatori sanitari, e aveva ricordato che la febbre dengue si trasmette attraverso la puntura di una zanzara del genere Aedes, il più delle volte mattina prestoIn giorno e a tramonto.

L’importanza dello screening

La zanzara femmina Aedes responsabile della febbre dengue può deporre fino a 150 uova per covata ogni 12 giorni.

Se i sintomi della dengue sono spesso simili a quelli di una malattia simil-influenzale e talvolta passano inosservati, alcuni pazienti possono sviluppare la febbre dengue emorragica, che è potenzialmente fatale, da qui l’importanza dello screening. In questo contesto, gli operatori sanitari sono stati allertati per individuare eventuali casi sospetti di febbre dengue. Infatti, tutti i pazienti che presentino febbre (≥ 38,5°C) associata o meno a mal di testa, dolori muscolari e/o articolari, nausea e/o vomito ed eruzioni cutanee, potranno fare oggetto di Screening tramite PCR il più presto possibile dopo la comparsa dei sintomi. Su questo argomento il CHM dispone di un sistema di sorveglianza microbiologica (simile alla dengue) per rilevare e confermare qualsiasi caso di dengue.

Denunciati per proteggere gli altri

La dengue è una malattia trasmessa da vettori. Se non si trasmette da persona a persona per contatto diretto o indiretto, ci pensa la zanzara. Infatti, se una persona è portatrice della malattia, senza nemmeno saperlo e una zanzara “sana” la punge, questa zanzara potrebbe a sua volta trasmettere la malattia ad altre persone e diventare un vettore della febbre dengue.

Viene dichiarata la guerra alle zanzare

ARS, LAV, dengue
Gli agenti della LAV hanno svuotato i contenitori contenenti acqua, dove le zanzare femmine potevano deporre le uova in queste acque

Secondo l’ARS, la lotta alla febbre dengue è affare di tutti. Pertanto, per contrastare la circolazione di questo virus, è innanzitutto essenziale lottare contro la proliferazione delle zanzare limitandone lo sviluppo attorno al luogo in cui vivono.

In questo contesto l’ARS incoraggia la popolazione a farlo coprire ermeticamente le riserve d’acqua (botti, taniche, secchi, annaffiatoi, ecc.), raccolta i suoi rifiuti o oggetti che potrebbero diventare luoghi di riposo per le zanzare adulte (pneumatici, giocattoli, gabbie, ecc.) e svuotare regolarmente tutto ciò che può trattenere piccole quantità di acqua (vaschette per piante, ecc.). Inoltre, per proteggersi dalle punture di zanzara, le autorità sanitarie consigliano di indossare abiti lunghi e larghi, soprattutto nei momenti in cui le zanzare attaccano di più e da utilizzare repellenti per la pelle.

Forte mobilitazione della LAV e dei suoi partner

Di fronte a questo inizio dell’epidemia, l’ARS si mobilita fortemente per limitare la diffusione dei focolai rilevati e distruggere i siti di riproduzione delle larve. L’Azienda sanitaria effettua interventi preventivi attorno a ciascun caso individuato e interviene sulla distruzione dei siti di riproduzione delle larve e sulla disinfestazione dell’area interessata con biocidi approvati.

Dengue ARS LAV
Sul campo, il servizio LAV ha constatato che molte riserve idriche private di Petite-terre non erano protette dalle zanzare.

Attualmente, nell’ambito di questo allarme sanitario, 25 agenti del servizio di controllo vettoriale (LAV) dell’ARS sono mobilitati a Petite-terre nell’ambito di questo allarme ma anche 15 mediatori della Comunità dei Comuni di Petite Terre (CCPT) e 12 agenti del dipartimento di pulizia del comune di Dzaoudzi-Labattoir. Queste squadre sono supportate sul campo da tre associazioni formate sulla febbre dengue, Santé Sud, Mlézi Maoré ed Espoir et Réussite.

In questa fase le squadre di servizio dell’ARS LAV invitano la popolazione a farlo prestare particolare attenzione alle riserve d’acqua non protette dalle zanzarepoiché un gran numero di riserve idriche risultanti dalla crisi idrica sono state scoperte.

Nel caso in cui l’epidemia dovesse crescere, bisognerà necessariamente sollevare la questione dei test rapidi di orientamento diagnostico (TROD), in particolare con le farmacie.

Matilde Hangard

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