La salute cognitiva degli anziani potrebbe avere un legame diretto con la professione praticata da giovani. Almeno questo è quanto suggerisce uno studio della Mailman School of Public Health della Columbia University, pubblicato sulla rivista Neurology. Avere esercitato un’attività cognitivamente stimolante durante i nostri 30, 40, 50 e 60 anni aiuterebbe a combattere lo sviluppo della demenza e di altri disturbi cognitivi.
Un lavoro stimolante riduce il rischio di demenza
I ricercatori sono partiti da un database norvegese contenente più di 300 lavori diversi. Erano interessati ai compiti di routine associati a questi lavori, che hanno permesso loro di definire 4 gruppi di professioni più o meno impegnative dal punto di vista cognitivo. Più alto era il livello dei compiti di routine, meno il lavoro veniva considerato intellettualmente stimolante.. Non specificano le professioni interessate, ma ciò presuppone che da un lato esistessero più professioni manuali e dall’altro professioni che richiedevano più riflessione. Hanno poi preso i risultati di un altro studio su pazienti affetti da demenza per poter leggere i risultati di quest’ultimo attraverso la loro griglia di lavoro. Dopo aver distinto i fattori età, gruppo sociale, istruzione, genere… sono giunti alla conclusione che il gruppo con i compiti di routine più elevati (…)
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