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Bernard Laporte dà lezioni ma dimentica le sue padelle: Quinze Ovalie

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Bernard Laporte, ex presidente della Federazione francese di rugby (FFR), si è espresso in tono critico Floriano Grillattuale presidente della FFR, per il suo rifiuto di dimettersi nonostante un’estate segnata da numerosi scandali… Beh, vi dice qualcosa, no?

Laporte attacca Grill per la sua mancanza di “classe”

In un’intervista rilasciata a RMC SportBernard Laporte non ha usato mezzi termini nei confronti di Florian Grill, criticando quest’ultimo per non aver lasciato la presidenza dopo una serie di avvenimenti inquietanti.

Quest’estate la FFR è stata scossa dalle accuse di viola in Argentina che coinvolge due giovani giocatori e una polemica sul video di un personaggio razzista di Melvyn Jaminet. Secondo Laporte, questi affari avrebbero dovuto spingere Grill a dimettersi per preservare l’immagine del rugby francese. Deplora la “mancanza di altezza e classe” di Grill, il quale, secondo lui, resta aggrappato alla sua posizione.

Quando lo stesso Laporte si rifiutò di andarsene

Questo discorso di Bernard Laporte, però, lascia l’amaro in bocca. In effetti, Laporte non aveva la stessa lettura degli eventi quando lui stesso era al centro della bufera legale.

Nel dicembre 2022 è stato condannato in primo grado per corruzione et spaccio di influenze nel caso Altrad, ma rifiutò di dimettersi immediatamente. Ha lasciato la presidenza della FFR solo dopo un referendum interno in cui la maggioranza dei club di rugby ha votato contro la sua permanenza alla guida della federazione.

Questo atteggiamento contrasta nettamente con le critiche che rivolge oggi a Florian Grill. Laporte, che ora chiede di più coraggio Eumiltànon ha applicato questi principi a se stesso quando ne ha avuto l’opportunità.

Laporte soffre di memoria selettiva?

Le critiche di Laporte a Grill potrebbero quindi non sembrare legittime data la sua carriera. Questo contraddizione palese mette in dubbio la sincerità delle sue attuali osservazioni. Potremmo quasi dirlo Laporte soffre di una memoria selettivadimenticare i propri errori per attaccare al meglio il rivale.

Mentre si avvicina l’elezione alla presidenza della FFR, questi dissidi interni mostrano ancora una volta le profonde divisioni che minano il rugby francese. Laporte, che oggi tifa Didier Codorniounon sembra pronto a voltare pagina e continua a posizionarsi come un giocatore chiave nel rugby, nonostante il suo ritiro forzato.

Resta da vedere se gli elettori del FFR seguiranno il suo consiglio o se considereranno le sue lezioni morali venate di ipocrisia.

Sono cresciuto in una famiglia in cui il rugby era sempre presente. Ero a bordo campo quando Castres ha battuto il Pau ed è entrato nell’élite, ero allo Stade Pierre Antoine di fronte a Gary Whetton quando ha fatto la sua Haka per celebrare il Brennus del 1993 e sono sempre stato una leggenda di questo sport. Ora è con XV Ovalie che intendo prolungare l’avventura. #TeamCO

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