Il BO, del tallonatore Yohan Beheregaray, non è mai uscito dalla top 6 dall'inizio della stagione. Se la strada è ancora lunga, il basco pensa che il suo popolo sia sulla strada giusta.
Che sentimento prevale dopo la vittoria contro l'Aurillac?
Era un po' confuso perché il contenuto era molto povero. Ricorderemo solo i quattro punti. Abbiamo iniziato bene ma abbiamo perso il controllo a bordo campo, ognuno aveva la sua cosa. Dietro non siamo riusciti a tenere la palla e a segnare, nonostante diverse occasioni. Le imprecisioni nel gioco hanno fatto sì che Aurillac rimanesse in contatto.
Boris Bouhraoua ha detto dopo la partita che questo tipo di partite ti permette anche di imparare. Cosa hai imparato finora?
Che la disciplina è importantissima, che è complicata senza conquista… Nonostante tutto, ci siamo trattenuti e poi siamo passati in vantaggio. Questa costanza, oltre ottanta minuti, fa sì che riusciamo a superarla. È importante vincere questo tipo di partite.
Da diverse settimane alterni vittorie e sconfitte ma mantieni il tuo posto nella top 6. Cosa ti ispira?
Ci siamo posti obiettivi elevati. Ci presentiamo, prima di ogni partita, con la voglia di vincere. Se rispettiamo quello che diciamo, il posto tra i primi 6 è, infatti, negli obiettivi. Siamo nei chiodi. Dobbiamo continuare.
C'era un elemento di incognita all'inizio della stagione. Da quando i primi 6 sono diventati un obiettivo?
Sì, c'è un elemento di incognita, ma giochiamo per vincere ogni partita. Ci sono stati tanti cambiamenti, nella presidenza, nello staff o tra i giocatori. Con le reclute abbiamo portato sangue nuovo, non avevamo il peso dell'anno scorso con cui, a quanto pare, era complicato convivere. Siamo arrivati con la voglia di vincere le partite e, inevitabilmente, di giocare la fase finale.
Quindi non è un tabù dire che la BO punta alla top 6?
NO. Poi sappiamo che stiamo ancora ricostruendo, che non siamo arrivati. La strada da fare è ancora lunga, ma siamo sulla strada giusta.
Sono cambiate le aspettative?
No, non particolarmente. A fine partita i tifosi ci hanno detto: “Bravi lo stesso”. Questo “tutti uguali” dimostra che loro sono rimasti affamati ma noi siamo i primi a non essere soddisfatti della vittoria. Anche il contenuto è importante.
Ad aprile la BO era alla ricerca di un acquirente. Oggi la squadra esiste ancora in Pro D2, si vince e si recita anche da protagonisti. Ci pensi qualche volta?
Se a inizio stagione ci avessero detto di un inizio di campionato così, avremmo firmato subito. Lo vivo in modo un po' diverso rispetto a chi era presente l'anno scorso, perché affronto una nuova sfida con tanta voglia e ambizione. Tutti hanno scosso.
In ottica top 6, venerdì giocherai una partita da otto punti contro il Dax?
Possiamo vederlo così. Il Dax sta iniziando molto bene il campionato, siamo testa a testa in classifica. È una concorrente diretta, la vicina delle Landes, quindi sarà una partita molto importante, che potrà metterci in una posizione un po' più a nostro agio per il futuro.