“Ricordi incisi per tutta la vita…” 20 anni fa, l'FC Auch fu incoronato campione francese Pro D2 per la prima volta nella sua storia

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l'essenziale
Il 19 giugno 2004, tra la sorpresa di tutti, il FCAG e il suo capitano “Greg” Patat sconfissero l'Aviron Bayonnais (26-9) nella finale del campionato francese Pro D2, scrivendo una delle pagine più belle della storia del club del Gers. .

Stiamo parlando di un'epoca in cui un certo Antoine Dupont aveva solo 7 anni… Già vent'anni (e carriole) da quando FCAG fu incoronato campione francese Pro D2 per la prima volta nella sua storia. Una consacrazione per la prefettura del Gers, acquisita al termine di un incontro “a senso unico”, e un successo (26-9) contro una squadra dell'Aviron Bayonnais, che si era vista, forse, un po' troppo bella. Lei che è arrivata prima nella stagione, a pari merito con… Auch.

“Ci sono incidenti di gioco, c'è un cartellino rosso e così via, ecc.”, ripercorre Grégory Menkarska. “Ho rivisto la partita. La cosa peggiore è che la colonna sonora non è al passo con le immagini, ma fa comunque venire i brividi”, continua l'attuale tecnico dell'RC Auch, ex pilastro dell'FCAG.

Dopo aver terminato la stagione regolare al secondo posto, a pari merito con il leader… che altri non era che Aviron Bayonnais, gli Auscitains sono riusciti a far bene in finale vincendo (26-9) a Pau.
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Ma poi, il 19 giugno 2004, in uno stadio Hameau di Pau gremito, fu scritto che il trofeo “rikiki”, allora senza scudetto, sarebbe andato ai Guasconi. Un pezzo di metallo e legno che stava per rovesciare in stato di ebbrezza la Place de la Libération di Auch. Al calar della notte, circa 3.000 sostenitori del “Rouge et Blanc”, come riporta “La Dépêche”, si sono radunati davanti al municipio per celebrare i loro eroi.

Tao Tapasu, seconda fila della Nuova Zelanda, è esploso di gioia al fischio finale.
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Un benvenuto che precede un “bringue” fino a “tardi, tardi, tarda notte o mattina (ride)… Siamo andati a casa di Bernard Salam, allora in pigiama, ma è venuto con noi in città per l'ennesimo drink”, ricorda, inevitabilmente con il sorriso sulle labbra, “Greg” Menkarska.

“È unico”

Volti che hanno scritto una delle pagine più belle della storia del club, in caccia al titolo sin dal secondo dopoguerra (1947 per la precisione), pensiamo subito all'allenatore Henry Broncan, alias lo “stregone del Gers”. ”, al capitano “Greg” Patat, o anche alla terza linea Mickaël Lebel, senza dimenticare la seconda linea neozelandese Tao Tapasu…

Nomi che circolano ancora, per lo più, sui prati del dipartimento e altrove. Altri ancora, come se la FCA (oggi RCA) fosse ancorata al loro corpo, continuano a dare il loro tempo per restaurare la nobiltà dell'attuale residente di N2. C’è davvero bisogno di citarli?

L'incoronazione ha meritato un caloroso abbraccio tra Grégory Menkarska, attuale manager della RCA, e Henry Broncan, alias il
L'incoronazione meritava un caloroso abbraccio tra Grégory Menkarska, attuale allenatore della RCA, e Henry Broncan, alias il “mago del Gers”, allora allenatore degli Auscitains.
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Ancora giovane al momento dell'incoronazione, “Greg” Menkarska ha poi guadagnato terreno, passando dal campo alla panchina, e ha assunto con successo il ruolo di allenatore del club della prefettura di Gers. “Sono fortunato perché ho vinto due titoli da allenatore, con gli Espoirs e nella Fédérale 3”, dice l'ex pilastro, che conserva nientemeno che un ricordo indelebile del titolo della Pro D2. “Ma non è la stessa sensazione (di vincere da giocatore, ndr). Non sostituisce tutta la fatica che accumuli emotivamente e fisicamente durante tutta la stagione. Il titolo di campione francese Pro D2 è l'unico che ho”. come giocatore, quindi è il più bello”, assicura.

Quasi 3.000 sostenitori si sono radunati ai piedi del municipio di Auch per accogliere i loro eroi.
Quasi 3.000 sostenitori si sono radunati ai piedi del municipio di Auch per accogliere i loro eroi.
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E poi, “è unico, perché campione francese Pro D2, oggi, è utopico”, preferisce ridere il dirigente dell’Auscitain. Un ritorno alla realtà. In vent'anni ne è passata di acqua sotto i ponti, il rugby francese ha cambiato dimensione. “Era l'inizio del professionismo, quindi potevamo ancora competere. Eravamo ancora in attività. C'era un idraulico, un impiegato comunale… di fronte ai professionisti. Era un'altra epoca eppure questa impresa l'avevamo fatta lì”, vanta l'ex pilastro.

Al termine degli 80 minuti è iniziata un'altra parte (vinta in anticipo), quella dei festeggiamenti con una città intera.
Al termine degli 80 minuti è iniziata un'altra parte (vinta in anticipo), quella dei festeggiamenti con una città intera.
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Una situazione che è, un segno del destino, quasi inequivocabilmente simile a quella in cui si troveranno sabato i compagni di squadra di Benjamin Magnoac a Fouroux, di fronte all'armata “professionale” del Niort e al suo budget quattro volte superiore a quello del Gers.

Ma come 20 anni fa, perché non credere nelle possibilità degli Auscitain, che in uno scenario folle e davanti a tribune gremite (scommettiamo!), avrebbero preso lo scalpo del leader. Come un omaggio al passato, prima di scrivere una nuova pagina nella storia di RC Auch.

Nel programma dei festeggiamenti a Moulias

Questo sabato, 16 novembre, l'RC Auch organizza una giornata speciale per celebrare i 20 anni del titolo di campione francese Pro D2. Un programma “eccezionale” attende i tifosi: dopo un abbondante pasto servito alla presenza dei campioni del 2004 (iscrizioni chiuse), gli Espoirs apriranno le ostilità sul prato di Jacques-Fouroux a partire dalle 16.00. Seguirà alle 18 lo scontro della Nationale 2 tra la leader Niort e la seconda classificata, la RCA. La giornata si concluderà sotto il tendone con la band, il dj, i premi in palio e la trasmissione della partita Francia – Nuova Zelanda.

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