Sabato, alle 21.10, allo Stade de France, il XV francese affronterà il Giappone, 14esima nazione nel ranking mondiale di Rugby. I francesi iniziano la tournée autunnale contro una squadra a cui non mancano i talenti, nonostante i recenti risultati deludenti.
“Dobbiamo ripartire da zero. Per il nostro primo test quest'anno non avevamo nemmeno 150 presenze in campo. Su scala globale, siamo all'asilo”. : Eddie Jones non è uno stupido. Di ritorno al capezzale di una selezione che ha fatto brillare ai Mondiali del 2015, “Eddie the Crazy” lo sa i suoi Brave Blossoms hanno perso il loro antico splendore. La generazione di Matsushima, Fukuoka, Leitch, Horie, Tanaka non esiste più e il rugby giapponese, con un campionato che attira stelle straniere e non riesce ad aiutare i giovani giapponesi a progredire, deve reinventarsi. “I giocatori sono diventati delle nazionali comuni, continua l'ex capo di Rose e Wallabiesche hanno perso quella specificità giapponese che li distingueva. Dobbiamo riconnetterci con questa identità, che è andata perduta. I giapponesi hanno sempre avuto bisogno di allenarsi più degli altri.”
È ora di affrontare il XV di Francia di Antoine Dupont, sono tanti gli interrogativi sul reale livello della 14esima nazione al mondo nel ranking mondiale del Rugby. Soprattutto considerando la formazione titolare di Eddie Jones. Scegliendo di iniziare una linea di tre quarti basata sul fisico (Fifita, Naikabula, Tuitama), l'allenatore della nazionale sembra voler perpetuare il piano di gioco del suo predecessore Jamie Joseph. Per evitare di spogliarsi a tutti i costi? Forse. Lo si capisce anche alla luce degli ultimi risultati della selezione nipponica: 19-64 contro la squadra neozelandese B (26 ottobre), 41-17 nella finale della Pacific Nations Cup contro i Fijiani riveduti (21 settembre). Certamente si sono registrati convincenti successi contro le samoane in crisi (49-27), gli Stati Uniti (41-24) e il Canada (28-55), ma anche ampie sconfitte durante gli ultimi scontri contro le nazioni europee quest'estate (42- 14 contro l'Italia, 52-17 contro l'Inghilterra, sconfitta contro la Georgia).
Giocatori da tenere d'occhio: Dearns, Riley, Takeuchi e le due stelle della Top 14…
Per esistere a livello internazionale, Eddie Jones punta quindi su una squadra densa, capace di rompere il primo sipario difensivo francese con compagni forti rischiando di essere sorpassati dalla velocità delle frecce tricolori. I giapponesi, piuttosto efficienti nella conquista nelle ultime uscite, dovranno soprattutto essere molto più bravi in difesa – il loro principale punto debole –, affrontando Blues potenzialmente più offensivi secondo il XV titolare e le ultime dichiarazioni del tecnico Fabien Galthié.
I titolari del girone francese non saranno del tutto sorpresi sabato allo Stade de France. Cinque giocatori (sette compresi i sostituti) erano già presenti nell'ultimo confronto tra le due squadre, il 20 novembre 2022 (35-17). Così, dopo aver esposto le note debolezze della selezione nipponica, va anche sottolineato che essa può contare su ragazzi di talento. A partire dai due residenti della Top 14, il mediano di mischia del Tolosa Naoto Saito e la terza fila Tevita Tatafu (che partirà dalla panchina): due giocatori che brillano nel campionato francese, soprattutto nel Bordelo-Béglais, riferimento alla sua posizione .
Tra gli altri giocatori da seguire, citeremo il neozelandese di seconda fila Warner Dearns, indiscusso titolare al numero 5. Ma anche il pilastro destro Shuhei Takeuchi (26 anni), il sostituto mediano di mischia Shinobu Fujiwara (25 anni), e il centro trequarti Dylan Riley, elogiato nelle sue colonne dal suo allenatore: “Non vedo perché il nostro numero 13, Dylan Riley, non dovrebbe diventare il miglior centro del mondo. Ha solo 26 anni, ha già una ventina di presenze, anche se gli mancano i test contro le più grandi nazioni. Ma lo è veloce, ha un'ottima tecnica e un ottimo senso del tempismo.
Infine, Kazuki Himeno, capitano agli ultimi Mondiali, farà il suo ritorno in terza fila con uno stile molto diverso dal fittissimo numero 8 Lua Makisi (1,87 m, 112 kg). Non abbastanza per preoccupare i nostri Blues, a dire il vero, ma abbastanza per prendere sul serio questa squadra. I francesi dovranno in ogni caso offrire una partita solida per acquisire fiducia prima di affrontare gli All Blacks.