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“Forse una probabilità del 10% di passare”

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Axel Allag, Media365: pubblicato mercoledì 15 gennaio 2025 alle 14:00

Lionel Vaillant, allenatore dell’FC Espaly (National 3), conosce bene l’abisso che separa la sua squadra dal PSG, ma non immagina di subire una correzione questo mercoledì sera a Clermont-Ferrand.

Tra poche ore inizierà la partita della vita per l’FC Espaly, opposto al PSG negli ottavi di finale della Coupe de e senza nemmeno pensare al calibro dell’avversario, il residente della Nazionale 3 ha potuto misurarne la grandezza di dintorni dal sorteggio. Non sarà nel tradizionale Stade du Viouzou che si giocherà il pollice piccolo dell’incontro, ma allo stadio Marcel-Michelin di Clermont che sarà ovviamente tutto esaurito con quasi 15.000 spettatori attesi.

“Prendere un collant? Questo non è lo scenario immaginato”

“L’Espaly ha 3.500 abitanti, quindi quando riusciamo a triplicare la popolazione con una sola partita di calcio e vedere tanta gente venire a sostenerci, è bellissimo”, ha sintetizzato Lionel Vaillant con Zoomdici prima di questo incontro, qualunque cosa accada, storico per una Nazionale a tre che giocherà gli ottavi di finale della Coupe de France della sua storia dopo aver preso lo scalpo del Dijon al 32esimo (1-1; 4 tiri in porta a 3).

Di fronte al “top level” rappresentato dal PSG che si presenterà ancora senza certi dirigenti, dobbiamo credere nell’impresa? La magia della Coupe de France ha l’abitudine di manifestarsi quando meno ce lo aspettiamo, ma contro il club record di titoli nel torneo (15) e detentore della competizione, la marcia è molto alta, come concorda Vaillant, PE insegnante nell’Alta Loira. “Certo restiamo con i piedi per terra, sappiamo benissimo che sarà molto complicato. C’è forse un 10% di possibilità che passiamo”, ha stimato, senza considerare l’ipotesi di una disavventura su larga scala intorno alle 23, o qualcosa in più se la suspense dovesse protrarsi.

“Abbassarsi i pantaloni? Questo non è lo scenario immaginato. Poi, se deve succedere, succederà… Vedo l’incontro più come voglia di fare una grande prestazione, di resistere il più possibile e, perché no, di creare l’exploit”. Non ti resta che tentare la fortuna e contare, più che mai, sulla magia della Coupe de France.

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