Gli autisti degli autobus sono in prima linea nella violenza di alcuni automobilisti: secondo le nostre informazioni, nel 2024 sono stati registrati quasi 1.500 attacchi contro autisti di autobus della RATP. Una cifra impressionante.
La loro vita quotidiana è diventata “infernale”. Secondo le nostre informazioni, Ogni giorno nell’Île-de-France si verificano quattro attacchi contro autisti di autobus. Secondo i documenti interni ottenuti da RMC, lo scorso anno sono stati registrati quasi 1.500 attacchi contro gli autisti di autobus RATP. Insulti, minacce, sputi, perfino pugni e uso di gas lacrimogeni.
Le “dispute stradali” costituiscono il primo fattore scatenante di questi attacchi. Seguono i casi di viaggiatori turbati per non riuscire a salire o scendere dall’autobus tra due fermate e il comportamento di viaggiatori intossicati.
Tre fattori che spiegano queste tensioni
Questa cifra è impressionante, anche se va ricordato che a Parigi e nei suoi sobborghi circolano quotidianamente 5.000 autobus. Nella maggior parte dei casi si tratta di attacchi verbali, di un insulto pronunciato da un automobilista che ha troppa fretta o di una minaccia lanciata da un viaggiatore che insiste per scendere tra due fermate.
Ma alcuni scontri sono più violenti, con gli autisti degli autobus spruzzati di gas lacrimogeni o addirittura, nei casi più estremi, picchiati. La CGT individua tre fattori per spiegare queste tensioni: un’offerta di servizi inferiore alle aspettative dei viaggiatori, condizioni di traffico degradate a Parigi, ma anche una società nel suo complesso più conflittuale.
“Volevano picchiarmi, solo per un clacson”
A giugno, Karim sta guidando il suo autobus quando vede un collega che sta per avere un incidente. Suona il clacson per avvisarlo, ma accanto a lui due automobilisti si arrabbiano.
“I passeggeri del veicolo pensavano che stessi suonando il clacson, quindi hanno abbassato il finestrino per dirmi di scendere. Poi sono saliti sul mio autobus e hanno premuto la testa contro la mia. Volevano picchiarmi, solo per un clacson”, dice a RMC.
Un collega interviene per sventare l’aggressione. Karim ha presentato una denuncia e da allora è in congedo per malattia, sotto shock a causa di questi ripetuti attacchi. “Lo stesso giorno, un’ora prima, un altro automobilista mi aveva insultato. Poi mi ha bloccato con il suo veicolo e mi ha chiesto di scendere. Il lavoro è diventato infernale”.
Ahmed Berrahal della CGT raccoglie ogni giorno testimonianze come quella di Karim. Attacchi sempre più violenti per motivi sempre più futili: “Quando l’autobus è in ritardo la gente si arrabbia. Stiamo arrivando al punto di picchiare la gente, con gas lacrimogeni, con pugni, con sputi… Bisogna finirla, siamo stufi”.
Ahmed Berrahal chiede alla RATP più personale sugli autobus per una maggiore sicurezza. Contattata, l’azienda precisa che utilizza protezioni video e che pattugliano 1000 agenti di sicurezza pronti a intervenire in caso di attacco.
Victor Joanin e Joana Chabas
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