NIl Natale 2024 ha un carattere speciale per i cattolici di tutto il mondo. Questo 25 dicembre, infatti, viene inaugurato il Giubileo, che durerà fino al 6 gennaio 2026. Un periodo eccezionale poiché si svolge solo ogni venticinque anni ed è ricco di eventi, feste, raduni, pellegrinaggi per fedeli credenti. È il Papa a decretarlo, e inaugura questo momento aprendo – in una cerimonia dal rito spettacolare – la Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma.
L’ultimo ad aver compiuto questo gesto è stato Giovanni Paolo II nel 2000. Quello compiuto quest’anno da Papa Francesco viene compiuto nelle altre tre basiliche maggiori di Roma – San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano . E si ripete in tutto il pianeta: non tutti possono andare a Roma.
«Questo evento della vita cattolica trova le sue origini nell'Antico Testamento», spiega padre Laurent Stalla-Bourdillon, teologo. Nel Libro del Levitico, capitolo 25 versetto 10, Dio dice al suo popolo: “Farete del cinquantesimo anno un anno santo e proclamerete la liberazione per tutti gli abitanti del paese, sarà per voi il Giubileo”. » Perché questo termine? «Il Giubileo nelle Scritture – prosegue il sacerdote della diocesi di Parigi – è una tromba che annuncia questo anno particolare. In origine è un corno di montone che, in ebraico, si chiama Yobel. »
Il Giubileo, anno di rinascita per i credenti
Nel 1300 papa Bonifacio VIII decise di aumentare il ritmo degli anni giubilari ogni venticinque anni. «Ogni venticinque anni, quindi, decretiamo un anno di grazia durante il quale i fedeli sono liberati dalle loro tristezze, dai loro debiti», prosegue Laurent Stalla-Bourdillon. È tempo di perdono, di remissione dei peccati, di apertura all'amore del prossimo. Cristo ci dona una vita nuova. È un periodo intenso per i cristiani, toccati dalla misericordia di Dio, un invito a rivivere un tempo spirituale. »
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Risposta
Questo Anno Santo apre, insomma, un periodo di rigenerazione, di rinascita, una sorta di “reset”. E ci permette di segnare una nuova generazione. “Trasmettiamo e trasmettiamo un messaggio che potrebbe passare inosservato”, decifra il teologo. Ricordiamo che l'ultimo grande Giubileo, aperto da Giovanni Paolo II, ha segnato un cambio di millennio. La Chiesa si rivolge alle nuove generazioni e incoraggia gli approcci religiosi, in particolare attraverso i pellegrinaggi. »
È questo anche il tema che Papa Francesco ha dato a questo Anno Santo 2024-2025: “Pellegrini di speranza”. Una parola scagliata come una freccia nel cuore delle turbolenze del nostro mondo in cambiamento.
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