Il calcio racchiude molti beni immateriali e uno di questi, solo uno di essi, è lo sport. C’era molto poco da passare la palla, dribblare e segnare nel Metropolitano. Solo frammenti intermittenti di Griezmann. Lui Getafeguidato dal libretto di Bordalás, ha rivolto la sua visita al Atletico Di Simeone in un tortuoso appuntamento dal dentista per i biancorossi.
Interruzioni, perdite di tempo, lamentele, messaggi sotto forma di calci, azzurri a terra… Di questo l’incontro è stato abbondante. Meglio per il Getafe, installato nella zona pericolosa del campionato, peggio per l’Atlético, immerso nella lotta per la leadership. I biancorossi rientrano nel quadro azzurro che, man mano che il timer scorre, maggiore sarà l’effetto che avrà.
La lentezza proposta dal Getafe ha portato a imprecisioni del materasso derivanti dalla frustrazione. Anche se il calcio, il ritorno in prima linea, è paura, emozione, nervi… Un accumulo di intangibili. Nell’interpretazione, forse una delle più importanti, Simeone brilla. Quello in nero ha risolto ancora una volta con successo l’equazione del match, svelando l’arcano dalla panchina.
Ancora una volta, e se ne vanno… Gli oltre 60.000 fan, vestiti con il cappello e trasformati in Natalechiudono il 2024 calcistico con la propria squadra lanciata. Pienamente impegnata nella lotta per lo scudetto dopo l’undicesima vittoria consecutiva. L’Atlético va in motol’ha preso in prestito da Jorge Martín, campione del mondo di MotoGP e tifoso biancorosso confessato, premiato al Metropolitano.
Lampeggiante di lino
Il brasiliano si muove come un equilibrista tra il successo e l’errore. La sua stagione ha avuto tutto, anche se più della seconda che della prima. Si è riscattato contro il Siviglia, con un colpo grosso, ma è naufragato nuovamente contro il Getafe. Ha peccato di nuovo nel prendere decisioni. Sia per definire che per influenzare dall’esterno. Le due occasioni straordinariamente chiare avute nel primo tempo sono state mandate nel limbo.
Simeone lo fa di nuovo
Quante partite ha vinto l’Atlético dalla panchina? Quello di Getafe era un altro di questi. I biancorossi non riescono a trovare il modo di danneggiare il muro di cemento costruito da Bordalás. El Cholo interpreta il calcio come nessun altro. Capì che influenzare attraverso un gioco elaborato era un compito arduo e portò Nahuel Molina al centro e Sorloth alla conclusione. L’intesa tra l’argentino e il norvegese ha portato al gol della vittoria. Ancora una volta, Simeone lo fa di nuovo.
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