almeno 11 morti e più di 250 feriti secondo un rapporto provvisorio

Uno spettacolo di desolazione che lascia temere il peggio. A Mayotte, il ciclone Chido ha causato danni importanti e almeno 11 morti, secondo un rapporto provvisorio fornito dal Centro operativo dipartimentale a France Télévisions domenica 15 dicembre nelle prime ore del mattino e confermato dal sindaco di Mamoudzou. NNove pazienti in emergenza assoluta e altri 246 in emergenza relativa sono stati identificati dal servizio, riferiscono anche i nostri colleghi di Mayotte la 1ère. Mentre le operazioni di soccorso continuano, i rinforzi sono in viaggio verso l’arcipelago devastato. Segui il nostro live streaming.

Preoccupazione per le baraccopoli. Con migliaia di residenti che vivono in alloggi precari, spesso fatti di lamiera, Mayotte era ben lungi dall’essere preparata per un ciclone del genere. I centri di accoglienza d'emergenza allestiti dai comuni hanno permesso di accogliere molte famiglie, ma le strade vuote di alcuni quartieri dopo la tempesta sollevano interrogativi alle autorità. Molti non hanno ancora notizie dei loro cari a causa dell'interruzione generale della corrente elettrica e della rete telefonica gravemente compromessa.

Il porto di Mamoudzou devastato. Molte imbarcazioni sono affondate in precedenza, riferisce Mayotte la 1ère. Una chiatta si è arenata e alcune infrastrutture del porto di Mamoudzou sono crollate. Anche diverse imbarcazioni si sono ritrovate sull'orlo della diga. Distruzioni che fanno eco alle numerose case dell'arcipelago devastate dai venti violenti, alcune delle quali hanno visto i loro tetti volare via durante il maltempo.

Rinforzi schierati da domenica. Lo ha annunciato sabato sera il dimissionario ministro dell'Interno, Bruno Retailleau invio”cinque ondate successive di rafforzamento della sicurezza civile” a Mayotte, o “circa 800 persone” entro mercoledì, “con i materiali che lo accompagnano, le attrezzature e il personale, inizialmente 210 medici”. Le squadre provengono dalla Francia ma anche dalla Riunione, più vicine. Per aiutare la popolazione sono già stati schierati circa 1.600 agenti di polizia e gendarmi “prevenire possibili saccheggi”. Il Secours populaire, dal canto suo, ha lanciato un appello per raccogliere donazioni a favore di Mayotte.