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ChatGPT disattivato, i netizen reagiscono con umorismo: “Hai provato ad accenderlo e spegnerlo?” Respira e basta, va bene, la mia giornata è finita…’

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ChatGPT, il chatbot di intelligenza artificiale di OpenAI, non funziona e gli utenti della rete si stanno divertendo online con reazioni, meme e commenti.

ChatGPT il 12 dicembre ha dichiarato di riscontrare interruzioni significative e ciò ha impedito a milioni di utenti in tutto il mondo di accedere al chatbot. In una dichiarazione su X (precedentemente noto come Twitter), OpenAI ha scritto: “Stiamo riscontrando un’interruzione in questo momento. Abbiamo identificato il problema e stiamo lavorando per implementare una soluzione. Scusate e vi terremo aggiornati!”

Come stanno reagendo i Netizens?

I social media sono pieni di reazioni mentre ChatGPT sta affrontando un’interruzione. I netizen hanno avuto una vasta gamma di reazioni, dalle battute alle frecciate, dall’umorismo all’irritazione. Alcuni sono addirittura ricorsi a iperboli, mentre altri hanno pubblicato meme e scherzato sul fatto che le piccole aziende che si affidano al chatbot AI sono in difficoltà: “Hai provato ad accenderlo e spegnerlo?”, “Respira e basta”, “Va bene”, “La mia giornata è Sopra”.

Un utente era molto interessato ai dettagli: “Per quanto tempo chatgpt rimarrà inattivo?”

Un altro non era divertito dal fatto che un servizio a pagamento non venisse fornito: “Pago $ 20 al mese solo perché non funzioni quando ho un compito in scadenza stasera, grazie”.

Un utente ha anche pubblicato i vantaggi del passaggio a Grok, il chatbot AI gestito da xAI di Elon Musk e legato alla sua piattaforma di social media. “Mi stai facendo venire voglia di usare di più Grok. Da quando lo utilizzo non ha mai avuto interruzioni.”

C’era anche frustrazione: “Grazie, perché non sono riuscito a correggere la mia frase lol.”

E le battute non mancano: “Se continuo ad aggiornare la pagina, il tutto accelererà?”, ha esclamato un altro, “Sbrigati perché sto morendo proprio adesso. Come potevo vivere senza prima”, e c’erano anche esagerazioni come: “Non posso più lavorare, né andare a scuola, né cucinare, né fare il bucato, né conversare con nessuno”.

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