La catena di farmacie Rossmann in Svizzera è fino al 50% più cara che in Germania. Perché nessuno gliene imputa questo?
Raramente un manager tedesco è stato accolto in modo così esuberante in Svizzera: Raoul Rossmann, direttore della catena di drugstore Rossmann, ha aperto la prima filiale in terra svizzera nel tempio dello shopping di Emmen-Center (LU). Clienti e giornalisti si sono precipitati nello stand del 39enne. L’ingresso di Rossmann sul mercato è stata per il momento la notizia numero uno nei portali gratuiti di giovedì.
Il trambusto può essere spiegato con la speranza che Rossmann possa rompere l’isola dei prezzi elevati della Svizzera con i prezzi competitivi tedeschi. Dopotutto, le catene di drugstore come Rossmann e il suo principale rivale DM sono considerate le destinazioni preferite per i turisti dello shopping locale. Perché le differenze di prezzo per cosmetici e prodotti per la cura sono enormi.
Ma tutt’altro: Rossmann ha ammesso nelle interviste che gli stessi prodotti nelle filiali svizzere costano dal 30 al 50% in più che in Germania. Lo giustifica con i maggiori costi che si presentano in questo Paese: salari, affitti, logistica. Tuttavia: secondo la Federazione svizzera del commercio al dettaglio, le differenze di prezzo rispetto ad altri paesi sono in media tra il 20 e il 24%. Su questa scala, la “sovrattassa Svizzera” è giusta.
Se Rossmann non viene criticato per le differenze di prezzo nettamente maggiori, ma, al contrario, viene accolto calorosamente, è grazie al gentile aiuto dei suoi concorrenti svizzeri. Nonostante tutto, Rossmann riesce a ridurre i prezzi dei prodotti comparabili di Coop e Migros, che a loro volta offrono un vasto assortimento di articoli in farmacia. Tra questi figurano gli alimenti della linea biologica Alnatura, che in realtà vengono venduti da Migros in Svizzera.
Rossmann prevede di aprire fino a 100 filiali della sua catena di drugstore in questo paese in cinque anni. Ma ciò potrà riuscire solo se riuscirà a convincere i consumatori svizzeri a fare acquisti nelle filiali Rossmann locali invece di continuare a guidare oltre confine. Perché non è da escludere che i turisti dello shopping ora confronteranno i prezzi e arriveranno alla conclusione che preferiscono l’originale tedesco a buon mercato alla costosa copia svizzera.
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