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la voce della libertà di fronte all’arbitrarietà

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Un uomo è stato arrestato ad Algeri il 16 novembre mentre scendeva dall'aereo. Il nome di quest'uomo è Boualem Sansal. È algerino, è francese, è soprattutto universale. È un romanziere, è un saggista, è un artista, è una delle più grandi voci della letteratura francofona, tradotta in tutto il mondo e il cui talento è inseparabile da un'immensa modestia. Quest'uomo è un ponte tra le due sponde del Mediterraneo, un amante della lingua francese, un instancabile geometra delle società francesi e algerine di cui è uno dei figli, una coscienza libera e lucida. È questa libertà e questa lucidità che uno Stato, attraverso una decisione arbitraria, ha deciso di imprigionare in spregio ai più elementari diritti umani. La Francia non può non reagire: con determinazione, con forza e senza tremare. Da diversi giorni le autorità algerine sono impegnate in una campagna di diffamazione senza precedenti contro Boualem Sansal e i suoi sostenitori.

Da diversi giorni, le autorità francesi, privilegiando giustamente la discrezione così come la via diplomatica, danno prova di una moderazione senza eguali mentre un nostro connazionale è vittima tanto della sua libertà di espressione quanto del contesto teso delle relazioni franco-algerine. Nonostante questa cautela, i funzionari governativi francesi non sono stati ricompensati per l’innegabile moderazione mostrata quando è stato annunciato l’arresto. Non commettiamo errori; quello che si sta verificando attualmente non è l’ennesimo sconvolgimento nelle tumultuose, oscure e complesse relazioni tra Parigi e Algeri.

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È una questione a tre dimensioni: morale, innanzitutto, perché non prendere posizione per difendere uno scrittore sbattuto in prigione equivale ad accettare che uno scrittore possa essere vittima ancora oggi di una “lettre de cachet”» ; interna, perché i carcerieri di Sansal, ottimi osservatori della vita pubblica francese, capirono che c'era un modo per attivare le leve per dividere ulteriormente la società francese; geopolitico infine, a causa delle difficoltà inerenti, tra l’altro, ai rapporti tra Rabat e Algeri, e agli sviluppi della diplomazia francese sull’argomento.

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Dobbiamo però rispondere senza esitazione a queste tre sfide: uno scrittore ovviamente non ha posto in prigione quando viene arrestato a causa del suo status di intellettuale; di fronte al tentativo esterno e pernicioso di dividere il nostro corpo sociale e politico, dobbiamo opporci ad una piena e completa unità attorno al principio fondatore e fondamentale della libertà di espressione e di pensiero, che non è negoziabile – è il senso dell’ampia e plurale mobilitazione lanciato dal comitato internazionale di sostegno che sta conducendo una campagna per il rilascio immediato e incondizionato di Sansal; infine, la delicata equazione dei rapporti tra Marocco e Algeria non può in alcun modo autorizzare una presa di ostaggi inaccettabile volta a esercitare pressioni sulla Francia.

Il suo nome è il simbolo della resistenza alla codardia

Al di là di queste questioni morali, politiche e internazionali, c'è finalmente un uomo, il cui nome è il simbolo della resistenza alla codardia, un uomo anziano la cui intera lotta è dire la sua verità e restare retto, per illuminare i suoi contemporanei senza compromessi sulla questione pericoli che attendono le società libere, un uomo il cui lavoro testimonia coraggio, un uomo solo che, dal profondo della sua solitudine carceraria, deve confrontarsi con una macchina statale il cui scopo è macinarla o usarlo come merce di scambio. Per tutte queste ragioni e molte altre ancora, dobbiamo liberare Boualem Sansal, la voce di tutti gli uomini che rifiutano la paura e la rassegnazione.

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Firmatari

Eric Anceauprofessore di storia politica contemporanea

Arnaud Benedettiredattore capo della Rivista Politica e Parlamentare

Florence Bergeaud-Blackerantropologo

Oliviero Dardstorico, professore alla Sorbona-Université

Smail Djerbalgiornalista

Saverio Driencourtex ambasciatore francese in Algeria

Amine Elbahiavvocato

Olivia GregoireMembro del Parlamento per Parigi

Emmanuelle HoffmannMembro del Parlamento per Parigi

Guillaume Larrivéex deputato

Costanza La Presadeputato dell'Hauts-de-Seine

Bartolomeo Lenoirdeputato della Creuse

Noelle Lenoiravvocato, ex ministro responsabile degli Affari europei

Delfina LingemannMembro del Parlamento per Puy-de-Dôme

David Lisnardsindaco di Cannes, presidente dell'Associazione dei sindaci di Francia

Frederic Masqueliersindaco di Saint-Raphaël, presidente di Estérel Côte d’Azur Agglomération

Paolo Melunsaggista e editorialista

Nicolas MedzdorfMembro del Parlamento per la Nuova Caledonia

Massimo Micheletdeputato della Marna

Laura Millerdeputato della Marna

Thibault de Montbrialavvocato

Celina Pinagiornalista

Gilles Platretsindaco di Chalon-sur-Saône

Charles Rodwelldeputato per Yvelines

Stéphane Rozèspolitologo e saggista

Laetitia Saint-PaulMembro del Parlamento per il Maine-et-Loire

Jean-Eric Schoettlex segretario generale del Consiglio costituzionale

Erik Tegnerdirettore editoriale di Frontières

William Thaygiornalista

Anni VidalMembro del Parlamento per la Senna Marittima

Léa Wiazemskyattrice e scrittrice

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