Alla Chiesa, dopo un'ultima “visita sul posto” solo di nome (vedi p. 17). Il blockbuster orchestrato venerdì dall'Eliseo ha rivelato il nuovo volto della cattedrale, svelato da tutte le sue angolazioni. Liberati da questa questione di rivelazione, sabato si celebrerà la vera riapertura e Notre-Dame tornerà ad essere un luogo di culto definitivo. Sicuramente la cerimonia sarà preceduta da un nuovo discorso del presidente della Repubblica, questa volta dalla piazza, e seguita da un “momento culturale” affidato a France Télévisions. Sono invitati molti funzionari, tra cui molti capi di Stato, ma la cosa più importante sarà la riapertura, celebrata in due fasi.
Il resto dopo questo annuncio
La funzione, innanzitutto, avrà inizio sabato, nel tardo pomeriggio, con il rito dell'apertura delle porte: per tre volte mons. Ulrico batterà con il suo pastorale la porta chiusa. La cattedrale risponderà all'arcivescovo di Parigi con la voce del Salmo 121: “Che gioia quando mi hanno detto: “Andremo alla casa del Signore!” Ora la nostra marcia termina davanti alle tue porte, Gerusalemme! Gerusalemme, eccoti tra le tue mura: città dove tutto insieme è una cosa sola! » Alla terza risposta, sotto il portale del Giudizio Universale, si aprirà la pesante porta…
La funzione proseguirà con il “risveglio” del grande organo: benedetto dall'arcivescovo, lo strumento dovrà “rispondere” otto volte ai suoi incantesimi. Dopo il “canto d'ufficio”, composto da un inno, un salmo, intenzioni di preghiera per il mondo intero e un Padre Nostro, Mons. Ulrich darà la benedizione finale, prima del canto del Te Deum. Il tutto sarà accompagnato dagli organisti della cattedrale, e dalla Maîtrise Notre-Dame de Paris che tornerà nella sua cornice.
Questioni politiche e patrimoniali potrebbero aver portato a dimenticare la natura e la vocazione primaria di Notre-Dame.
Il giorno dopo sarà celebrata la messa inaugurale, presieduta dall'arcivescovo di Parigi, alla presenza di Emmanuel Macron – che questa volta non parlerà, e non prenderà la comunione, fedele in questo alla consuetudine di un capo di Stato in carica, ha precisato l'Eliseo. La riapertura si estenderà su un'ottava, ovvero otto giorni scanditi dalle messe quotidiane celebrate alle 10,30 da mons. Ulrich. Un modo per coinvolgere nella riapertura quanti più fedeli possibile, al di là dei fortunati eletti il 7 e 8 dicembre. La cattedrale proseguirà addirittura i festeggiamenti della sua rinascita fino alla Pentecoste 2025, con un ricco programma musicale, culturale, ma soprattutto spirituale.
Durante il disastroso incendio, Emmanuel Macron, giunto al capezzale della cattedrale la sera del 15 aprile 2019, ha trovato le parole per esprimere la sua compassione, che è andata innanzitutto ai cattolici. Quest'ultimo a volte si è sentito dimenticato, durante la magnifica avventura del cantiere… Notre-Dame de Paris è molto più di una chiesa, e non appartiene solo alla Chiesa e ai fedeli, ma i luoghi politici e patrimoniali hanno saputo per farci dimenticare la sua natura e la sua vocazione originaria: sabato e domenica prossimi verrà anch'essa restaurata.
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