Giornalista
1 dicembre 2024 (modifica alle 19:53) – MILANO
Edoardo Bove è un ragazzo di Roma, è un ventenne che ama il Calcio, è il giovane uomo per cui tutta Italia sta facendo il tifo dal 15′ di Fiorentina-Inter, quando si è accosciato a terra a causa di un malore. Edoardo è nato a Roma nel 2002, con papà originario di Napoli. È arrivato a essere titolare in Serie A passo per passo, con la forza di volontà oltre che con il talento: un centrocampista che corre tanto e sa segnare. È cresciuto in zona Appio Latino e calcisticamente nella Boreale, società romana in cui è rimasto per tre anni, prima di entrare nel settore giovanile della Roma. Ha sempre giocato a calcio e da piccolo anche a tennis, al punto da attirare l’attenzione della Bollettieri Academy. Aveva talento anche con la racchetta, è amico di Flavio Cobolli ma insomma… il calcio è il calcio e per lui ha sempre avuto la priorità. Calcio allora, senza dimenticare lo studio: si è diplomato con 100 all’istituto Giovanni Paolo II di Ostia e ha scelto di iscriversi alla facoltà di Economia e Management alla Luiss.
la sua vita
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Il suo profilo Instagram racconta un ragazzo innamorato della fidanzata Martina, appassionato di calcio e delle città in cui vive: Roma ovviamente ma anche Firenze, ritratta in una serie di foto, da Ponte Vecchio alla Cupola del Brunelleschi. Chi lo conosce racconta che viene da un’ottima famiglia ed è legatissimo alle origini: negli ultimi anni è tornato spesso alla Boreale, che aiutava concretamente, con la voglia di sostenere e rilanciare la sua prima società. “Edoardo ha una determinazione, uno spirito di sofferenza e una capacità di rinuncia assolutamente fuori dal comune”, ha detto in passato Leandro Leonardi, presidente della Boreale.
da Rossi a Mourinho
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La sua storia nel calcio, certo, è la storia con la Roma. Bove nel 2018-19 era in Primavera con Alberto De Rossi, papà di Daniele. Nel 2019 si è fermato per un infortunio a un piede, nel maggio 2021 l’esordio in Serie A, alla fine di un Roma-Crotone 5-0. Poi arriva Mourinho. Lo Special One prende la Roma nel 2021 e comincia a farlo giocare. Prima per pochi minuti, curiosamente contro la Fiorentina. Poi sempre di più. “È un professionista esemplare, sembra un giocatore di 30 anni – dirà Mou un anno dopo -. L’anno scorso giocava 5 minuti, quest’anno 20, poi 30, poi è diventato titolare. È cresciuto a livello emozionale. Io ho fatto il mio lavoro, l’ho aiutato a crescere”.
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il gol al bayer
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Edoardo gioca 13 partite nel 2021-22, poi 33 nel 2022-23, arriva a 45 nel 2023-24, stagione vissuta per metà da titolare, prima con Mou, poi con De Rossi, uno dei suoi miti assieme a Gundogan. Il punto più alto con la Roma? Il gol nella semifinale di andata di Europa League 2023 contro il Bayer Leverkusen: 1-0 all’andata, 0-0 al ritorno e Roma in finale. Finale contro il Siviglia in cui Bove giocherà pochi secondi prima dei rigori. Poi l’addio controvoglia e l’offerta della Fiorentina accettata in estate, curiosamente come successo al laziale Cataldi: “Si dice che non ci sono più bandiere e non è solo colpa dei giocatori – ha detto Edoardo -. La cosa mi fa ridere perché le società guardano ai loro interessi senza scrupoli. Questo ha portato me e Danilo ad andare, non eravamo più al centro: nulla di male, ne prendi atto. Qui ci siamo sentiti subito a casa”. E in viola, nella sua nuova casa, tutti vogliamo rivederlo presto.
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