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le donne sono ancora sottorappresentate tra i vincitori

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Il premio Goncourt riservato agli studenti delle scuole superiori è stato assegnato giovedì 28 novembre a Sandrine Collette per il suo libro Madelaine prima dell'albaha annunciato da Rennes la giuria in rappresentanza di una cinquantina di scuole superiori di tutta la Francia. Questa nuova nomination si aggiunge alla già esigua schiera di donne vincitrici di un premio letterario francofono. Nel 2024 sono solo tre: Sandrine Collette, Julia Deck (Premio Medici) e Phœbe Hadjimarkos Clarke (Premio Inter Book).

Un calo rispetto al biennio precedente, quando erano stati premiati quattro autori. Queste cifre, anche se basse, sono tutt’altro che eccezionali. Nel palmares del Premio Goncourt creato nel 1903, come in quello degli altri grandi premi sorti da allora, le donne rappresentano solo il 18% dei vincitori.

Il premio Goncourt riservato agli studenti delle scuole superiori, tuttavia, si distingue per aver premiato il 38% delle autrici dalla sua creazione nel 1988. Al contrario, il premio Goncourt rimane il più disuguale. In 120 anni di esistenza, solo 13 donne sono state incoronate, ovvero appena il 10% dei vincitori.

Una disuguaglianza che persiste

Questi importanti premi letterari, a volte vecchi di secoli, sono nati in un’epoca in cui la sottorappresentanza delle donne nel mondo letterario passava inosservata. Anche il numero delle scrittrici era inferiore. Ma anche con la comparsa di nuovi riconoscimenti come il premio Medici nel 1958, il Goncourt des lycéens nel 1988 o il premio Elle nel 1970, la tendenza rimane.

Così, negli ultimi 25 anni, i 12 principali premi letterari hanno premiato solo 72 donne, contro 228 uomini. La parità è stata raggiunta solo una volta, nel 2013. Ma le autrici non mancano più: nelle stagioni letterarie degli ultimi quattro anni, il 43% dei romanzi pubblicati erano di donne. Il numero dei premi assegnati quindi non corrisponde al loro numero nel mondo letterario.

Questa constatazione di disuguaglianza non si limita ai risultati dei premi: le stesse giurie sono lontane dalla parità. A parte quelle dei premi Femina ed Elle, composte esclusivamente da donne, le altre giurie sono prevalentemente maschili. Nel 2024, solo una donna su quattro siederà nelle giurie dei principali premi letterari.

Nessuna parità nelle giurie

Alcuni premi, come l'Interallié, sono addirittura ben al di sotto di questa media, senza contare le donne nella giuria.

Anche per il Premio Femina, la cui giuria è composta esclusivamente da donne, l'elenco dei vincitori non raggiunge la parità, con solo un terzo dei vincitori (34%). Tuttavia, questo premio fu creato nel 1904 per costituire una controproposta al premio Goncourt, ritenuto misogino da un collettivo di una ventina di giornaliste. Il premio Elle registra un punteggio ancora più basso, con il 31% di autori illustri.

La sottorappresentanza delle donne nel mondo letterario non si ferma alle frontiere francesi. Per il Premio Nobel per la Letteratura, ad esempio, rappresentano solo 17 vincitori sui 123 premi assegnati dal 1901.

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