PARIGI – Si tratta della sua prima uscita dall’elezione del nuovo comitato esecutivo della Federcalcio guineana nel gennaio 2024. Abdoul Karim Bangoura “AKB”, in corsa per la guida della federazione, purtroppo non ha visto raggiunto il suo obiettivo per la beneficio di Bouba Sampil, eletto per un mandato di 4 anni.
Da allora, l’ex nazionale guineano osserva da lontano la situazione e lo sviluppo del calcio guineano. Dopo gli ultimi sviluppi legati all’eliminazione del Syli National da parte della Tanzania e alle rivendicazioni avanzate dalla Guinea in seguito al fallimento della Tanzania, l’ex capitano del Syli rompe il silenzio in questa intervista esclusiva concessa a Guineefoot. Dal rapporto con Bouba Sampil, passando per la dissidenza nella Federcalcio guineana, l’AKB racconta tutto.
*Sull’applicazione della Guinea contro la Tanzania….
AKB : Penso che questa denuncia possa avere successo. Se c’è una piccola possibilità va sfruttata il più possibile, ma dubito che la sola federazione avrà la spina dorsale abbastanza forte per arrivare fino in fondo. Si tratta di una battaglia legale che si avvicina e che la federazione potrà vincere anche se la Guinea non partecipa alla CAN. Se la CAF decide contro la Guinea, il Féguifoot potrà sempre continuare fino alla vittoria. Invito le autorità politiche, in particolare il governo, a sostenere la federazione in questa lotta. È una questione d’onore. La Guinea è stata eliminata in passato per aver infranto le regole. Oggi, se anche noi possiamo trarre vantaggio da questo errore dei tanzaniani, perché privarcene? Se la Guinea si qualificasse, ciò tranquillizzerebbe la popolazione perché il calcio è uno sport popolare di massa che ha un grande impatto sul morale dei guineani quali siamo. Ricordo che la federazione all’epoca aveva presentato un reclamo alla FIFA. E il giorno dello scontro è stato rappresentato l’avvocato che era stato pagato per difendere la Guinea, nonostante fosse stato pagato. Con il pretesto che non poteva confrontarsi con un amico. Qualcosa che mi ha disgustato e che ho denunciato, ma purtroppo non sono stato io a decidere. Oggi dobbiamo tutti sostenere Féguifoot nel suo approccio legittimo affinché la denuncia abbia successo..
*Sull’eliminazione di Syli…a terra…
AKB : Siamo tutti delusi da questa eliminazione, ma la Tanzania merita la qualificazione in termini di risultati contro la Guinea, perché ci ha battuto avanti e indietro. Ma è del tutto normale che Féguifoot presenti un reclamo e presenti un reclamo, se viene riscontrato un difetto. Lei è nei suoi diritti. Le competizioni CAF sono regolate da regole che vanno rispettate, se la federazione ritiene di potervi riuscire ha pieno diritto di sporgere reclamo..
*Sulla situazione attuale del calcio guineano…
AKB: Tutti sono d’accordo nel dire che oggi la situazione nel nostro calcio è molto complicata. Al punto che, in termini di risultati delle nazionali, dei club e anche degli allenamenti, è molto, molto complicato. Per non dire che sia catastrofico. A livello di allenamenti non si fa nulla, ci concentriamo solo sulla Nazionale A, quindi c’è un grosso problema.
*Sulla sua relazione con Bouba Sampil
AKB : È vero che me lo ha chiesto il presidente Bouba Sampil. Sì, lo confermo, abbiamo avuto uno scambio fraterno, ma preferisco mantenere il contenuto perché è stata una chiamata privata.
*Sulla crisi di fiducia tra i membri del Comex..
AKB : Per quanto riguarda i battibecchi tra il presidente della federazione e gli altri membri, non c’è da stupirsi. Tutti nel settore sapevano che sarebbe stato complicato. Nonostante tutto, coloro che hanno votato per Bouba Sampil hanno voluto dargli una possibilità. Su quale base hanno votato per eleggere questa squadra? È stato a causa del programma di governance o qualcos’altro? Quelli che oggi vogliono che il presidente della federazione se ne vada, sono migliori di lui? Per me no. Sono tutti uguali, cofano bianco, cofano bianco. Lungi da me l’idea di difendere Bouba Sampil o feguifoot, ma è la stessa mafia che corre e continua. I litigi personali devono finire perché non è nell’interesse del calcio guineano. Condivido il discorso del presidente della federazione in occasione della sua elezione. Riunere tutti, ricostruire il nostro calcio. Sfortunatamente, questo non è ciò che vediamo oggi. I membri del Comex dovrebbero pensare prima alla Guinea. I nostri problemi interni si risolveranno dopo, è chiaro che dopo le responsabilità dovranno essere individuate, chi ha fatto cosa? o chi non ha fatto cosa, per imparare la lezione. Ma la cosa più urgente oggi è vedere come avrà successo la richiesta contro la Tanzania. Ancora una volta invito l’autorità politica a interessarsi alla federazione.
Nessuno stadio omologato, la Guinea gioca sempre in trasferta…
Lo Stato guineano deve guardare dove mette i suoi soldi e chiedersi perché non funziona e perché giochiamo sempre in trasferta. È compito dello Stato costruire stadi dove le nostre nazionali possano giocare in casa. Oggi è davvero vergognoso continuare a suonare a casa d’altri per 3 anni.
Intervista condotta da Mohamed LAMINE TOURÉ
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