L'accusa chiede questo lunedì 25 novembre 20 anni di carcere contro Dominique Pelicot, la pena massima. Era sotto processo per droga, stupro e stupro della moglie da parte di decine di uomini reclutati su Internet.
L'avvocato di Dominique Pelicot, Me Béatrice Zavarro, ha reagito alle richieste dell'accusa, assicurando che la sua cliente era “avvilita”, al microfono di BFMTV, davanti al tribunale penale di Vaucluse, ad Avignone.
«Sapevamo inevitabilmente che le requisizioni sarebbero state al massimo della sanzione subita», ha comunque chiarito, assicurando che «non ci sono state sorprese».
Lunedì 25 novembre, il pubblico ministero ha chiesto la pena massima, ovvero 20 anni di reclusione penale, contro Dominique Pelicot per le sue “azioni spregevoli”, vale a dire aver drogato, violentato e fatto violentare sua moglie per un decennio. moglie Gisèle Pelicot da decine di uomini reclutati su Internet.
“Nessuna sorpresa”
“Nessuna sorpresa sulle motivazioni di queste requisizioni che suggeriscono che Dominique Pelicot resta il grande organizzatore di tutto questo, resta il denominatore comune, resta l'elemento essenziale di questa prevenzione”, indica l'avvocato.
“C'è qualche sorpresa in più sulle motivazioni delle requisizioni dove ho l'impressione che le requisizioni dell'accusa decidano di allontanarsi un po' dalla personalità di Dominique Pelicot che, secondo me, può spiegare certe cose”, i giudici Io Béatrice Zavarro.
Dominique Pelicot, 71 anni, non ha mai nascosto le sue responsabilità. A metà settembre durante il processo si definì uno “stupratore”. “Sono colpevole di quello che ho fatto (…) ho rovinato tutto, ho perso tutto, devo pagare”, ha detto alla corte.
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