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Hollande denuncia un'iniziativa della LFI “doppiamente riprovevole”.

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L’ex presidente della Repubblica, al potere quando è stato creato il reato di apologia nel 2014, ritiene che l’iniziativa di La insoumise rischia di “ferire le vittime del terrorismo”.

Per François Hollande l'iniziativa è “doppiamente riprovevole”. L'ex capo dello Stato ha espresso domenica 24 novembre la sua opposizione alla proposta di legge della France Insoumise, volta ad abrogare il reato di glorificazione del terrorismo.

“L'iniziativa LFI offende le vittime del terrorismo che, nella loro carne, sperimentano dolorosamente ogni allentamento del dovere di vigilanza e di coesione nazionale”, ha stimato il deputato socialista della Corrèze sul suo conto X.

Nel dettaglio, il testo proposto da LFI intende eliminare il reato di favoreggiamento del terrorismo. Il gruppo della sinistra radicale ritiene che in questa materia sia sufficiente la legge del 29 luglio 1881 che tratta dei fatti relativi ai reati di scusarsi di un crimine, chiedere scusa per un crimine di guerra o chiedere scusa per un crimine contro l'umanità.

Insoumise France vuole “mettere” questo reato “al posto giusto” nella legge rimuovendolo dal codice penale, ha sostenuto domenica Mathilde Panot, la leader dei deputati ribelli, a BFMTV.

Bernard Cazeneuve denuncia il “cinismo abietto” della LFI

La proposta della LFI, molto criticata dalla destra e dai macronisti, ha fatto sussultare anche i socialisti, soprattutto da quando erano al potere quando il reato di glorificazione del terrorismo era incluso nel codice penale. Il primo segretario del PS Olivier Faure, ad esempio, ha ritenuto “imperativo proteggere le libertà pubbliche ma anche proteggere i francesi dal fanatismo e dagli appelli alla violenza e all'odio”.

“È stato durante il mio mandato quinquennale che la legge del 13 novembre 2014 ha creato il reato di condonazione di atti terroristici”, ha sottolineato François Hollande, citato in un articolo su Le Parisien. “Non mette in discussione la libertà di espressione poiché si riferisce esplicitamente ai diritti di stampa e lascia discrezionalità ai tribunali”.

Per l'ex presidente della Repubblica, il disegno di legge LFI è “doppiamente riprovevole. Crea confusione per meglio esonerare dalle loro responsabilità personalità che, attraverso i loro commenti, usano la causa palestinese per scopi provocatori e odiosi”.

“Tutto questo è cinismo abietto”, ha detto al quotidiano il suo ex primo ministro Bernard Cazeneuve.

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