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“Una lotta per difendere i principi”: un dibattito teso tra Dominique de Villepin ed Élisabeth Borne sul ruolo della Francia nei conflitti

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Ospiti di “Quelle époque!”, il programma di Léa Salamé trasmesso su 2, sabato 23 novembre, i due ex primi ministri hanno avuto uno scambio teso sul posto della Francia sulla scena internazionale e sul suo ruolo nei conflitti in corso.

Questo sabato, 23 novembre, il programma “Quelle époque”, presentato da Léa Salamé, ha accolto due ex primi ministri. Dominique de Villepin, in carica dal 2005 al 2007, ed Élisabeth Borne, a Matignon dal 2022 al 2024.

Gli scambi tra loro sono poi rapidamente cresciuti, in particolare riguardo al ruolo della Francia nei conflitti globali e sulla scena internazionale.

“Una lotta per difendere i principi”

“Non ricorderei la posizione di Emmanuel Macron quando visitò per la prima volta il Medio Oriente, indicando che era necessario formare una coalizione antiterrorismo, non credo che questa fosse l'iniziativa che aveva” si è espresso per primo Dominique de Villepin. “La lotta che bisogna combattere e che la Francia non porta avanti a sufficienza è una lotta per difendere i principi del diritto internazionale che devono essere rispettati in entrambi i casi” prosegue parlando del conflitto in Ucraina e di quello in Medio Oriente.

Elisabeth Borne spiega poi che la Francia lo ha affermato molto rapidamente il 7 ottobre“Israele aveva il diritto di difendersi in conformità con il diritto internazionale”chiedendogli qual è il suo “soluzione magica”.

“Non lo accetto!”

Quando risponde che il “soluzione magica” non accetterebbe, ribatte il deputato macronista “Non lo accetto! I massacri nella Striscia di Gaza, non li accetto.”

L'ex ministro degli Esteri chiede poi alla Francia di proporre una nuova risoluzione di cessate il fuoco all'ONU dopo la pubblicazione di un mandato di arresto contro Netanyahu. “Joe Biden avrà il coraggio, o meglio la mancanza di coraggio, di opporsi ancora una volta a una risoluzione?”giustificandolo “La diplomazia è riprovare e riprovare”.

L'ex primo ministro attacca anche Donald Trump che “viene fornito con idee già pronte” secondo lui. “Lavoriamo con gli ucraini, con tutti gli europei per stabilire una posizione che serva da linea rossa per Trump”spiega De Villepin concludendo spiegando che “Se Donald Trump farà capitolare l’Ucraina, l’intero pianeta sembrerà che abbia ceduto a Putin”.

In carica all'epoca dei fatti, difende Élisabeth Borne “un pacchetto di sanzioni contro la Russia”. “Hai ragione ma perché accontentarsi sapendo che vengono aggirati” Dominique de Villepin allora risponde.

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