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ZOOM. Stade Toulousain-Perpignan: Romain Ntamack ha ancora qualcosa al suo attivo… Come si è comportato il giocatore al suo ritorno al Tolosa

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l'essenziale
L'apripista ha fatto il suo ritorno questo sabato dopo più di un mese di convalescenza. Se lo staff e i compagni erano contenti di vederlo in campo, non ha ancora ritrovato il suo miglior livello.

Ci sono atteggiamenti inequivocabili. Gesti di fastidio, palloni che scivolano dalle mani, un calcio mal regolato… Se non è tutto da buttare via, Romain Ntamack non è sembrato del tutto soddisfatto della sua partita di ritorno, questo sabato contro il Perpignan. Lontano dai campi dal 12 ottobre, a seguito di un infortunio al polpaccio contratto contro il Clermont – si temeva il peggio, lui per primo – è tornato ad allenarsi lunedì, sei giorni soltanto prima di rientrare nella Top 14. Ma in questo periodo di tensione a livello di squadra con l'assenza di giocatori internazionali, è difficile per lo staff fare a meno di più tempo per questo elemento chiave.

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Al rientro dopo sei settimane di convalescenza, Ntamack ha avuto un buon inizio di partita: il suo gioco di calci, anche se insignificante in avvio, si è rivelato decisivo grazie ad un rimbalzo favorevole ben seguito dallo stesso NTK e ha portato alla seconda meta stadista segnata da Verge (8). Ma nel complesso, il suo primo tempo potrebbe non soddisfarlo pienamente, se conosciamo il livello di richieste che si impone. Come questa azione che avrebbe potuto costare cara alla sua squadra: un po' troppo rilassato per recuperare un lungo tiro catalano a 10 metri dalla sua porta, non ha sentito Jefferson Lee-Joseph arrivare alle sue spalle. Il settista di Perpignan ha risposto al passaggio di un Ntamack a dir poco disinvolto e non è stato quasi nulla per lui appiattirsi nell'area di meta seguente.

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Ne avrà prodotto una copia decisamente migliore al rientro dagli spogliatoi (come la sua squadra) e l'assistente di Ugo Mola, David Mélée, si è detto molto soddisfatto di poter contare sul ritorno del nazionale. Precisando comunque che non era ancora al massimo livello: “Nel primo tempo ha provato a girargli attorno, a portare dentro gli attaccanti. Si impegna una volta, arriviamo a segnare una meta… Era la sua partita di ritorno,. sappiamo che può fare dieci volte meglio. Sta lentamente costruendo la sua rimonta e speriamo di ritrovarlo presto al meglio per le scadenze importanti che si avvicinano”. E il compagno di Ntamack alla cerniera, Paul Graou, non ha detto altro: “Sta molto bene fisicamente, è una persona molto seria, ha lavorato durante il periodo di convalescenza, è tornato più che bene e spero che ci darà alcune partite importanti”.

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Nelle file dello Stade manteniamo quindi il positivo del grande ritorno di una delle favorite del Vallone. Come il suo spostamento per Barassi che porta il saggio di Graou all'inizio del secondo atto (47). Anche contro i polacchi Ntamack avrà tenuto il casa (un fallimento, 11 punti) ma è chiaro che la metà d'apertura dei “rossoneri” avrà voglia di mettersi in mostra di più, dalla prossima settimana, sul campo del Racing.

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