L'incidente mortale è avvenuto per colpa del conducente. Ma in questo dramma, Tesla non è nemmeno Biancaneve. Questo è, in sostanza, ciò che conclude un nuovo rapporto dell'ufficio investigativo sugli incidenti dei trasporti terrestri (BEA-TT) pubblicato online questo giovedì 21 novembre, circa tre anni dopo il terribile incidente stradale di Parigi (XIII secolo). Una tragedia durante la quale un ciclista è stato falciato mortalmente e altre 21 persone sono rimaste ferite in Avenue d'Ivry. Il tassista di 61 anni, che guidava l'auto americana, resta incriminato sotto controllo giudiziario.
Come avevamo rivelato a maggio, la relazione tecnica redatta dall’Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria nazionale (IRCGN), sequestrata da un magistrato, non aveva rivelato alcun guasto tecnico sulla Tesla Model 3. Gli esperti avevano invece notato una “discrepanza” nella l'udito del conducente. Quest’ultimo ha sostenuto che la sua auto elettrica aveva cominciato ad accelerare da sola e che il pedale del freno non rispondeva più. Problema per lui: i gendarmi non avevano trovato nulla che potesse supportare questa versione.
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