DIRITTI DELL'UTENTE – Con la decisione n°472912 e 472918 del 18 novembre 2024, il Consiglio di Stato ha annullato diversi FPS della città di Parigi per imprecisione dell'ubicazione del parcheggio.
Dal 1È Da gennaio 2018, la sanzione penale legata alla sosta a pagamento è scomparsa e ha lasciato il posto a una tariffa per l’occupazione di suolo pubblico denominata “Pacchetto Post Sosta” (FPS).
Per constatare l'assenza o l'insufficienza del pagamento del compenso, l'agente giurato può sia essere presente sulla pubblica via (dotato di terminale mobile), sia intervenire a distanza sulla base delle informazioni raccolte da un veicolo in continuo movimento, dotato di un sistema di lettura automatizzata delle targhe (LAPI).
In entrambi i casi, l'agente giurato è tenuto a verificare, prima di emettere l'avviso di pagamento, la veridicità dei dati rilevati dal veicolo controllato nonché, quando interviene a distanza, delle fotografie scattate durante la denuncia.
In caso di controversia, l'autorità contattata deve essere in grado di dimostrare mediante fotografie l'esattezza delle informazioni riportate sull'avviso di pagamento.
In mancanza di fotografie con data e ora che permettano di identificare il veicolo nel suo ambiente, o se le fotografie non permettono di decidere sulla posizione del veicolo al momento dell'osservazione, l'autorità deve accogliere ogni ricorso.
Si ricorda che gli automobilisti che intendono contestare il proprio FPS devono presentare ricorso amministrativo preventivo obbligatorio (RAPO) tramite lettera RAR entro il termine massimo di un mese successivo alla data di notifica dell'avviso di pagamento del FPS.
Tale ricorso dovrà specificare i fatti e le modalità di contestazione del FPS e dovrà essere accompagnato da copia dell'avviso di pagamento del FPS e della carta di circolazione.
L'autorità esamina il ricorso entro un mese dalla data di ricezione del ricorso e il suo silenzio costituisce rigetto. In caso di ricorso favorevole, l'autorità competente notifica quindi al richiedente un avviso di pagamento correttivo.
In caso di rigetto del RAPO, l'utente può rivolgersi (entro un mese dal rifiuto) al Tribunale della sosta a pagamento.
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