I campioni del mondo (25 punti), che avevano appena subito la terza sconfitta (2-1 in Paraguay, dopo le battute d’arresto contro Uruguay e Colombia), sono tornati in vantaggio alla Bombonera di Buenos Aires contro l’ultima di questo unico girone che non ha ancora ha vinto una singola partita (3 punti).
Con il 75% di possesso palla nel primo periodo, l’Argentina ha preso d’assalto la porta peruviana ma Julien Alvarez, ben compensato da Messi, ha trovato la base del palo (22esimo). Palloni rubati all’otto volte Pallone d’Oro per aggirare una difesa ricompattata, o calci piazzati per la testa di Alexis MacAlister che instancabilmente scappavano dal bersaglio fino all’intervallo.
Inevitabilmente è arrivata da Messi la scintilla, con un’incursione in area del capitano argentino che ha monopolizzato quattro difensori. Il suo tiro perfetto ha trovato Lautaro Martinez sul dischetto che si è alzato per un potente tiro al volo dalla sinistra per il suo 32esimo gol nella selezione. Inarrestabile (1-0, 55esimo).
Con 25 punti, l’Argentina (8V, 1N, 3N) è davanti alle sue inseguitrici. L’Uruguay (2°, 20 punti) ha portato a casa un punto da Salvador de Bahia contro un Brasile che ancora fatica a convincere dopo il pietoso pareggio (1-1) in Venezuela.
Brasile innocuo
Sono già lontane le due vittorie e la ripresa viste ad ottobre contro il Cile (2-1), poi contro il Perù (4-0). I critici si sono vendicati del ritorno del Venezuela per la mancanza di realismo della coppia offensiva e la creatività del centrocampo.
La coppia Raphinha-Vinicius tarda a farsi notare quando al 53′ un passaggio profondo del barcellonese trova il madrileno per un sinistro che sfiora il palo opposto (53′).
Ma sarà un altro giocatore del Real Madrid a fare la differenza. Il trequartista uruguaiano Federicio Valverde, all’ingresso sinistro dell’area, apre il piede per un tiro ad effetto che inganna Ederson nonostante il suo rilassamento (1-0, 54esimo).
In una partita finalmente sfrenata, dove il possesso palla è rimasto soprattutto nei piedi brasiliani, Raphina si è vista crossare sul secondo palo, respinta con un colpo di testa che non è riuscito a colpire Gerson al limite dell’area. Il centrocampista del Flamengo manda subito al volo di sinistro, il suo tiro di cannonata non lascia scampo a Rochet (1-1, 62esimo).
Nessun altro exploit è arrivato a supportare i tentativi sfrenati, ma almeno reali, di Vinicius Jr, il cui ultimo gol in maglia brasiliana risale a giugno durante la Copa America.
Il Brasile (5V, 3D, 4L) è al 5° posto (18 punti), superato dall’Ecuador (3°, 19 punti) vincitore (1-0) in Colombia (4°, 19 punti).
L’Ecuador sorprendente
Battuta sul gong in Uruguay, dopo aver pareggiato nei minuti di recupero (3-2), la squadra di James Rodriguez ha perso per la prima volta in casa contro l’Ecuador, anche se ridotta in dieci uomini. Il dominio costante e le occasioni a bizzeffe non sono bastati a cancellare il primo gol dell’Enner Valencia al 7′ dopo una colpevole passività in difesa.
L’Ecuador conferma i suoi quattro gol giovedì contro la Bolivia. Bolivia (7°, 13 punti) che ha potuto subire solo un pareggio (2-2) contro il Paraguay (6°, 17 punti).
Il Venezuela (8°, 12 punti), dopo un inizio di qualificazione sorprendente, non occupa più nemmeno il posto degli spareggi (le prime 6 sono qualificate direttamente) dopo la battuta d’arresto (4-2) in Cile (9°, 9 punti).
La 13ª giornata di marzo 2025 vedrà allettanti Uruguay-Argentina (per la rivincita del 2-0 dell’andata alla Bombonera) e Brasile-Colombia.
Par Le360 (con AFP)
20/11/2024 alle 10:07
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