A meno di un anno dai primi interventi, la rabbia degli agricoltori si è nuovamente espressa. Un centinaio di operatori si sono riuniti per accendere un grande fuoco di rabbia e disperazione sul Quai des Chartrons a Bordeaux Lunedì sera, per lanciare la mobilitazione perché secondo la FNSEA e i Giovani Agricoltori non è cambiato nulla. E per dire no all'accordo commerciale che sembra imminente tra Unione Europea e Mercosur. Questo martedì mattina, a Créon, il Coordinamento rurale della Gironda segue l'esempio. 50 trattori hanno lasciato Créon poco prima delle 6 del mattino. Direzione la prefettura della Gironda, dove Etienne Guyot, il prefetto, li riceverà in mattinata.
Poco prima, alle 7,30, sosta e concerto di corni davanti al municipio di Pessac, per farsi ascoltare. “Si parla tanto di Mercosur ma siamo già nella fase… Dobbiamo abbassare le tasse e le tasse. E sono anni che veniamo maltrattati”. si confida con France Bleu Gironde, uno dei membri del Coordinamento rurale della Gironda Vincent Colineau, agricoltore di Monségur. Prima di riprendere la strada, letame, pali di legno e letame sono stati scaricati davanti all'ingresso del municipio di Pessac.
Sono previste difficoltà di traffico su tutto il percorso e nel centro della città di Bordeaux, e potenzialmente sulla rete di tram e autobus di Metropolis durante tutta la giornata, precisa la prefettura della Gironda.
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