Al microfono di DAZN, nel debriefing di quest'ultima giornata, l'allenatore dell'MHSC, Jean-Louis Gasset, è stato interrogato sull'utilizzo significativo dei più giovani dal suo arrivo (Nzingoula, Ndiaye, Chennahi, Maamma…). Le scelte, lo sappiamo, sono un po’ obbligate:
“Contro il Brest abbiamo avuto 10 infortunati, con le squalifiche di Téji (Savanier) e Dzodic, che hanno fatto 12 assenti. I giovani fanno parte del nostro club, hanno qualità, soffrono con noi e vedono la situazione. Se ho bisogno di loro, devono poter ricambiare questa fiducia. Hanno combattuto. Non è tutto molto estetico ma nella mentalità sono irreprensibili. »
Proseguendo, i giornalisti hanno evidenziato i sorrisi dei più anziani sul bordo del prato, a cominciare da Jordan Ferri e Wahbi Khazri, in cantina non molto tempo fa sotto Michel Der Zakarian:
« Si chiama fiducia. Quando giocatori senior come Lecomte, Ferri o Khazri danno l'esempio, significa che il club sta andando bene. Sono abituato a contare su giocatori senior. Quando sono arrivato a Grammont le cose mancavano di ritmo, erano un po’ meno preoccupati della situazione. Fa parte del nostro lavoro formare le persone mentalmente, ma anche tecnicamente e tatticamente. »
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