Tra Marine Le Pen e Anne-Claire Coudray la corrente non scorre… e questa non è una novità. La presidente della RN è implicata nel processo contro gli assistenti parlamentari del suo partito. Il 15 novembre la Procura di Parigi ha chiesto cinque anni di carcere, di cui tre sospesi, e cinque anni di ineleggibilità. Richiesta anche una multa di 300.000 euro. Se il tribunale decidesse di applicare queste requisizioni, la figlia di Jean-Marie Le Pen non potrebbe candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Una possibilità che la disgusta. Lo ha sottolineato nel telegiornale delle 20:00 su TF1 del 15 novembre e il tono si è alzato molto rapidamente tra lei e il giornalista. Combattivo, quest’ultimo ha ricordato che il partito è stato accusato di aver sottratto più di 4,5 milioni di euro di denaro pubblico. Di fronte alle giustificazioni del suo ospite, ha ricordato i fatti. “Il pubblico ministero ritiene che non abbiate fornito prove sufficienti [de] lavoro materiale.“ E insistere: “Sono soldi dei contribuenti!”
Un’insistenza che ha dispiaciuto molto Marine Le Pen, che ha perso ben presto la pazienza. “Ma signora, signoraha risposto alzando la voce e interrompendo il giornalista. Per le assunzioni non abbiamo ricevuto un centesimo in più del dovuto”. Le due donne hanno una storia da quando Anne-Claire Coudray è stata sorprendentemente esclusa dal dibattito tra i due turni delle elezioni presidenziali del 2017. Il dibattito tra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron è stato moderato da Nathalie Saint-Cricq e Christophe Jakubyszyn. A fine aprile 2017, Il parigino ci ha detto che la giornalista Anne-Claire Coudray non avrebbe partecipato al dibattito tra i due round: “la F.N [ancien nom du parti] avrei posto il veto” e Marine Le Pen “non apprezzerei il presunto macronismo del giornalista”.
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Anne-Claire Coudray privata del dibattito: come ha reagito?
Anne-Claire Coudray, che inizialmente era rimasta in silenzio sull’argomento, ha reagito La grande diretta mediatica d’Europa 1. Lei aveva assicurato “non essere consapevole” e ha detto di ignorare “si la discussion a[vait] stato fino al veto”. Più recentemente, nel marzo 2022, con l’avvicinarsi del turno intermedio di una nuova elezione presidenziale, ha ribadito su questa radio il suo entusiasmo alla prospettiva di presentare il dibattito. “Sono soprattutto candidato a ospitare tutti i dibattiti o tutti gli spettacoliha confidato. Se me lo offrono questa volta, dirò di sì!”
Articolo scritto in collaborazione con 6Medias
Crediti fotografici: Cattura TF1
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