In questo momento Marine Le Pen è in subbuglio. Anche se fa bella figura, la presidente del Raggruppamento Nazionale attualmente passa più tempo nei tribunali che nell'Assemblea. E per una buona ragione: viene incriminata nel processo contro gli assistenti parlamentari del suo partito. Un processo il cui atto d'accusa è caduto venerdì 15 novembre contro un taglio: la Procura di Parigi ha chiesto cinque anni di carcere, di cui tre sospesi, cinque anni di disuguaglianza oltre a 300mila euro di multa.
Se le sue richieste verranno rispettate dal tribunale, la politica non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027, una prospettiva che la mette in ogni sorta di difficoltà. “Questo sentimento di rivolta, che sento profondamente, milioni di francesi lo sentono con me”ha insistito alla fine del processo.
Marine Le Pen si difende attaccando
Una rivolta di cui anche Marine Le Pen ha parlato nel tg di TF1, venerdì 15 novembre. In totale, il partito di Marine Le Pen è accusato di aver sottratto più di 4,5 milioni di euro di denaro pubblico. Una somma più che modesta sulla quale Anne-Claire Coudray ha interrogato il politico. Con tono serio e espressione (molto) contrariata, l'ex avvocato ha adottato una difesa a dir poco… ostile.
In primo luogo ha insistito ancora una volta sul fatto che trova questo atto d’accusa “ripugnante” perché “profondamente scandaloso” e che richiede “condanne sproporzionate alla minima accusa dello stesso tipo, arrivando addirittura a richiedere la pena di morte politica con esecuzione provvisoria”secondo lei.
“Ancora…”
La conduttrice del TF1 delle 20:00 ha poi spinto la sua ospite al limite. Nonostante le giustificazioni di Marine Le Pen, lei ha ricordato i fatti. “Il pubblico ministero ritiene che non abbiate fornito prove sufficienti del lavoro materiale di questi assistenti parlamentari”ha spiegato. Ripetendo: “Ancora una volta, sono soldi dei contribuenti francesi! »
Ovviamente molto infastidita da questa insistenza, Marine Le Pen ha perso progressivamente la pazienza. Alzando la voce, interruppe il suo interlocutore: “Ma signora, signora (…) Non abbiamo avuto un centesimo in più di quanto avevamo diritto per assumere assistenti”si difese. Sul set l’atmosfera era più che tesa…
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