L'artista svizzero Fox Kijango svela “Ris pas”, questo 13 novembre 2024, una canzone poetica in omaggio alle vittime del Bataclan. L'artista, presente nove anni fa, accompagna il suo filmato con immagini girate nella capitale il giorno dopo l'attentato.
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“Quello che non mi è piaciuto di Parigi è quello che mi manca oggi, i clacson delle vostre auto, gli insulti e le dita troppo virili.“Pubblicato all'una di notte di questo mercoledì 13 novembre 2024, il nuovo clip dell'artista svizzero Fox Kijang rende omaggio alle vittime dell'attacco al Bataclan. Un titolo che riflette il dolore, il vuoto e la fragilità provati dal cantante in quel momento.
Fox Kijang, di passaggio per registrare musica in uno studio della capitale, fu testimone dei tragici eventi di quell'anno. La sua canzone”non ridere“, anagramma della Città della Luce, è stato scritto su un TGV il giorno dopo l'attentato e vuole essere un omaggio poetico alla resilienza, la sua, come quella degli uomini e delle donne francesi in lutto.
ILLe immagini in bianco e nero di oggi, scattate con una piccola macchina fotografica il giorno dopo l'attentato, mostrano le strade parigine svuotate dei loro abitanti o li mostrano raccolti attorno a ghirlande di fiori, pozzanghere di sangue secco ancora visibili sui marciapiedi. “Tutta la città si muoveva un po' di nascosto” ricorda Fox Kijang.
L'artista ha scelto di mantenere la scarsa definizione delle sue immagini,”non in 4K“e”un po' brutto“, un modo per lui di far emergere l'emozione di questa giornata particolare, tra stupore e incomprensione.
“Sono rimasto colpito da quello che ho catturato, Parigi è una città che non mi piace molto e alla quale non piaccio io, non siamo molto amici, ma proprio quel giorno quello che non mi è piaciuto non è stato a Parigi, questo è quello che mi sono perso“, spiega l'artista al nostro team nel suo studio.
Una spiegazione che si trova nel testo della canzone, illustrando il sentimento di perdita e l'impressione di vivere in “un mondo che si è completamente rotto“.
Fox Kijang e i suoi musicisti hanno aspettato nove anni prima di pubblicare quest'opera”,per rispetto delle vittime” come spiegato sul sito dell'artista. È arrivato il momento anche di esorcizzare i brutti ricordi? “Non ero realmente consapevole della natura catartica prima di quella notte… conservo dentro di me questo ricordo e Volevo dare questo posto a qualcun altro che mi permetterà di fare altre canzoni a sua volta“, confida il cantante.
L'oscurità sta coprendo il mondo ed è ora che gli artisti smettano di nascondersi dietro i loro mignoli
“Scrivo quello che mi succede e quello che vedo, mi piace cantare la realtà, non faccio molte canzoni inventate“, continua.la sua brutta esperienza a Parigi sarà comunque stata un terreno fertile per il cantante, che per scrivere si ispira regolarmente agli eventi geopolitici del mondo.
“L'oscurità sta coprendo il mondo ed è ora che gli artisti smettano di nascondersi dietro i loro mignoli”, afferma l'impegnato cantante. Assicura inoltre che l’ispirazione non gli è mancata negli ultimi tempi, tra la crisi climatica e la rielezione di Donald Trump.
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