Julien Colonna è molto chiaro sull'argomento: bisogna essere corsi per realizzarlo Il Regno scoperto nella sezione Un certain Regard al Festival di Cannes 2024 L'azione si svolge nel 1995 dove un'adolescente, interpretata dalla sorprendente Ghjuvanna Benedetti nel suo primo ruolo, scopre il mondo di violenza in cui opera suo padre.
«Per parlare della Corsica della metà degli anni Novanta, mi sembra fondamentale aver vissuto questo periodo in questo luogo», spiega il regista 20 minuti. Jeanne Herry, direttrice di Pupilla e di Vedrò sempre i vostri volti ha dato una mano al regista per scrivere questa storia emozionante e violenta attorno a una potente storia di amore filiale.
Una finzione realistica
“Quello che racconto non è autobiografico”, insiste il regista, “ma il rapporto tra padre e figlia è abbastanza vicino a quello che ho vissuto con mio padre. Jeanne mi ha aiutato a costruire una finzione che non è un lavoro di memoria. » Ci rassicura vedere che le rivalità mortali tra i vari clan non hanno fatto parte della vita quotidiana di Julien Colonna. A differenza di lui, la giovane si ritroverà presto immersa in un mondo brutale di cui comprenderà gradualmente le problematiche.
“Se la trama è inventata, l'ambiente che descrivo è realistico”, dichiara il regista. L'azione si svolge in un momento critico per la Corsica, un decennio in cui politica, nazionalismo e affari si intrecciavano. » Queste guerre fratricide sono viste attraverso gli occhi di un'eroina che le percepisce contemporaneamente allo spettatore. Come lei, non sappiamo più di chi fidarci in mezzo a un regolamento di conti dove appare solo una figura paterna tanto preoccupante quanto carismatica.
Una vita ai margini
“Ciò che mi interessava non era tanto la guerra tra clan, quanto il modo in cui le scelte di vita marginali di questi uomini influenzavano la vita di coloro che li rendevano simili a coloro che li circondavano e più in particolare ai loro figli”. Gli eroi del film affascinano come spettri che solo il desiderio di vendetta mantiene vivi. “È un po’ come se fossero già morti perché trascinati in una spirale infernale”, descrive Julien Colonna. I suoi attori, la maggior parte dei quali principianti, rafforzano l'impressione di immersione nel cuore del Regno.
“La vendetta ci permette di approfondire il lato più oscuro dell'animo umano”, insiste il regista. Grandi artisti lo hanno già fatto prima e meglio di me. Per questo ho voluto che la trama fosse strettamente legata a una Corsica che non sarebbe mai stata mostrata come una cartolina. Avrebbe potuto accadere ovunque ma da nessun'altra parte. »
Due volti della Corsica
Intravediamo vacanzieri ignari delle tragedie che si svolgono intorno a loro in questi paesaggi selvaggi, il contrasto è solo più forte tra le loro vite pacifiche e quelle di eroi condannati. «Non ho mai sperimentato direttamente questo genere di cose, ma tutti i corsi, in un modo o nell'altro, vi sono stati esposti», dichiara Julien Colonna. Sentiamo il suo amore per quello che definisce un “paradiso in terra e una terra di drammi” in ogni secondo della Regno.
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