Il dramma, “tragico e brutale”ha avuto luogo la sera di lunedì 11 novembre, a partire dalle 19:48, all'interno di un centro sportivo a Zhuhai, nel sud-est della Cina, riferisce il quotidiano Diyi Caijing. Un uomo alla guida di un veicolo fuoristrada leggero “ha colpito diversi cittadini che facevano attività fisica, causando la morte di 35 persone dopo il fallimento dei soccorsi”. Altre quarantatré persone sono rimaste ferite e sono ricoverate in ospedale.
Secondo il quotidiano Pengpai Xinwen, è un giornalista di Xiaoxiang Chenbaoun quotidiano locale, ha rivelato la notizia intorno alle 21, dopo aver appreso da un membro del pronto soccorso di un ospedale di Zhuhai che più di venti persone erano state ricoverate all'improvviso. Il suo articolo, originariamente pubblicato sulla piattaforma Weixinda allora è stato cancellato.
Informazioni ufficiali, come Diyi Caijingdescrivono l'improvvisa irruzione del veicolo che ha forzato la porta del recinto circolare “correre nel mucchio, girando più volte”.
Un divorzio mal accettato
L'autista, identificato solo con il cognome, Fan, è stato infine fermato dalla polizia, “dopo aver inflitto gravi ferite al collo e ad altre parti del corpo”. Attualmente è in coma.
Secondo i primi elementi dell'indagine, Fan avrebbe recentemente rifiutato le condizioni finanziarie relative al suo divorzio e avrebbe chiesto una nuova decisione al tribunale civile. “Dopo un'indagine approfondita sul posto, l'analisi della videosorveglianza, le testimonianze e le prove elettroniche, preciso Diyi Caijing, l’agenzia di pubblica sicurezza ha concluso preliminarmente che il caso è stato avviato dall’insoddisfazione di Fan per l’esito della divisione della proprietà dopo il divorzio”.
A Pechino, il presidente cinese Xi Jinping ha descritto questa tragedia come:“estremamente brutale”esortando le autorità locali a fare tutto il possibile per salvare i feriti e “punire severamente il criminale”, Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
“Xi Jinping ha anche esortato i governi locali a rafforzare la prevenzione e il controllo dei rischi e a risolvere rapidamente conflitti e controversie”.
In contrasto con la società
E per una buona ragione: la Cina è stata, negli ultimi mesi, teatro di attacchi simili attribuibili a “lupi solitari” in contrasto con una società sempre più competitiva, in un contesto di un’economia stagnante. Il 30 settembre, poche ore prima della Giornata nazionale cinese, un uomo armato di due coltelli ha attaccato la folla in un centro commerciale di Shanghai, uccidendo tre persone.
A giugno, un altro attacco con coltello, a Suzhou, nell'est del Paese, ha preso di mira una madre giapponese e suo figlio, nonché una donna cinese che ha ostacolato il maniaco. Quest'ultimo è morto. Inoltre, in seguito all’attacco con un’auto a Zhuhai, martedì 12 novembre l’ambasciata giapponese a Pechino ha chiesto ai suoi cittadini in Cina di evitare di parlare giapponese ad alta voce.
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