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“È importante riunirsi attorno a questi valori fondanti e scambiare idee tra generazioni”

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Quasi 200 cerimonie si sono svolte questo lunedì, 11 novembre 2024, nella zona di difesa e sicurezza orientale, per il 106° anniversario dell'Armistizio del 1918. I giovani sono stati al centro di queste commemorazioni con il desiderio di trasmettere la memoria.

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Nella zona di difesa e sicurezza orientale, questo lunedì 11 novembre 2024 si sono svolte quasi 200 cerimonie. La trasmissione della memoria ai giovani è stata al centro di queste commemorazioni. A Metz (Mosella), ad esempio, hanno preso parte alla cerimonia due delegazioni di giovani marinai della Preparazione Militare. Questo lunedì erano richiesti anche molti studenti delle scuole medie e superiori. Il generale Pierre Gaudillière, governatore militare di Nancy e comandante della brigata dell'aviazione da caccia, è stato ospite dell'Ici 12/13 su France 3 Lorraine.

Dobbiamo ritornare a quello che è l’11 novembre che commemoriamo oggi. Avete visto che ci sono rappresentanti dell'Esercito a Verdun, rappresentanti della Marina Nazionale con preparazione militare navale a Metz e un generale dell'aviazione su questo altopiano, quindi l'equilibrio è ben rispettato. In effetti, questo giorno di commemorazione serve ovviamente a ricordare la guerra del 14-18, l'armistizio e la vittoria. E dal 2012 si ricordano anche i francesi che sono morti per la Francia, siano essi civili o militari. È importante riunirsi attorno a questi valori fondanti ma anche scambiare idee tra generazioni. Ed è proprio quello che vediamo intorno a queste 200 commemorazioni.

I giovani sono sensibili e sono presenti. Lo misuriamo perché vediamo, ad esempio, nelle associazioni dei portabandiera, giovani che portano le bandiere accanto agli anziani. Lo vediamo anche con le testimonianze che vengono lette durante le cerimonie. Ricordo, ad esempio, la cerimonia del 15 settembre, in cui si commemorava l'80° anniversario della liberazione di Nancy, molte sono state le testimonianze delle classi delle scuole superiori e dell'università. Lo vediamo anche nelle forme di impegno che i giovani mettono in atto, che si tratti della preparazione militare ma anche del tirocinio negli eserciti. Diamo il benvenuto a stagisti di 3° e 2° anno, per sostenere questo desiderio di impegno, che riteniamo sia davvero reale tra i giovani.

NO. Questo 11 novembre significa davvero riunirsi attorno ad un simbolo molto forte, che è allo stesso tempo l'armistizio, la vittoria e la morte per la Francia. Ma è anche una trasmissione, uno scambio tra generazioni, quindi è davvero qualcosa di strutturante. L’11 novembre ci ricorda ciò che dobbiamo ai nostri anziani e anche come dobbiamo appropriarci di questa storia per costruire meglio il futuro. Ecco come i giovani dovrebbero prendere e intendere questa giornata di commemorazione.

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