È una vera e propria battaglia che Charles Biétry porta avanti da diversi anni. Nell'aprile 2023, l'ex giornalista che ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo dellaAFP, Canale+, Televisioni francesi et beIN Sport annunciato in una commovente intervista pubblicata su La squadra che soffriva della malattia di Charcot. L'ex top reporter ha rivelato di essersi già preparato al suicidio assistito all'estero: “Abbiamo organizzato tutto con mia moglie e i miei figli. Non voglio essere collegato a una macchina per respirare quando non c'è più niente, nessun futuro. Non voglio soffrire e soprattutto far soffrire la mia famiglia (…) Mi sono registrato in Svizzera per il suicidio assistito, tutti i documenti sono firmati.“
Michel Denisot conosce molto bene Charles Biétry avendo lavorato con lui per molti anni Canale+. Ospite dello spettacolo Sud Radio Media questo mercoledì 6 novembre per presentare il suo ultimo libro Prima voltache si concentra su personalità che hanno iniziato la loro carriera sul canale crittografato, l'ex presentatore di Gran Giornale ha colto l'occasione per dare notizie del suo amico con il quale mantiene contatti regolari: “Sono andato a trovarlo un mese fa a Carnac (Morbihan). Sono andato a vederlo con Jean-Claude Darmon e (Presnel) Kimpembe, il giocatore del PSG. Siamo partiti una mattina noi tre, abbiamo passato la mattinata con lui”ha affermato Michel Denisot, prima di discutere della difficile evoluzione della malattia di Charles Biétry. “Ascolta, sta combattendo una malattia complicata che è la malattia di Charcot. Oggi non riesce quasi più a parlare, non lo capiamo, ha un problema di linguaggio molto complicato e ha difficoltà a muoversi.“
Michel Denisot parla della malattia di Charles Biétry
Nonostante questa dura prova, Michel Denisot assicura che Charles Biétry ha lottato instancabilmente: “Ha l'occhio giovanile e combatte… Ammiro davvero molto la sua lotta perché è una malattia dalla quale per il momento non c'è cura e basta. Parlo con lui, può mandare messaggi, quindi parlo con lui molto spesso, ci teniamo occupati. Per esempio stasera (mercoledì) c'è la partita del PSG, verso le 19, io gli manderò il mio pronostico, lui mi manderà il suo pronostico.“
Oltre alla malattia, Charles Bétry conduce un'altra lotta, poiché colui che ha festeggiato il suo 81esimo compleanno il 5 novembre si batte affinché una legge sulla fine della vita in Francia veda la luce, come ha spiegato a L'Équipe : “Chi può rivendicare il diritto di scegliere la mia morte? Rispetto la posizione di chi, la stragrande maggioranza dei quali gode di buona salute, non la pensa come me ma dico loro “lasciatemi morire in pace”. Dico loro anche “lasciatemi continuare a combattere la malattia”. E dico a tutti i miei amici malati “resistete, la ricerca sta procedendo. Forse alcuni di noi saranno salvati. » Probabilmente non io ma almeno avrei visto un primo passo avanti, ancora insufficiente, di cui avrei potuto beneficiare. E questo mi permette di concludere che si tratta di un piccolo passo per l’umanità ma un grande passo per la dignità.”
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