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Michelin chiude gli stabilimenti di Vannes e Cholet, 1.200 dipendenti sacrificati

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La notizia era temuta. Ora è ufficiale. Michelin ha annunciato martedì che chiuderà i suoi due stabilimenti nella Francia occidentale. I siti di Vannes (Morbihan) e Cholet (Maine-et-Loire) chiuderanno “prima del 2026”. Lo shock è enorme per i dipendenti. In totale sono interessati 1.254 dipendenti del produttore francese di pneumatici. Il motivo addotto? Il “crollo” delle vendite di pneumatici per camion e furgoni.

Michelin sta attraversando un anno difficile a causa del rallentamento del mercato dei veicoli nuovi e della concorrenza asiatica. “È il crollo dell'attività che ha causato questa situazione e voglio dire a tutti questi dipendenti che non lasceremo indietro nessuno”, ha dichiarato Florent Menegaux, CEO di Michelin.

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La grande fabbrica di Cholet impiega 955 persone e produce principalmente pneumatici di piccole dimensioni per autocarri leggeri (17 pollici e meno). Questa produzione in calo verrà rilevata dagli stabilimenti del gruppo in Italia, Spagna e Polonia. Il sito di Vannes (Morbihan) conta 299 dipendenti che producono principalmente cavi metallici per pneumatici poi fabbricati in Spagna e in Italia soprattutto.

Sei stabilimenti chiusi in vent'anni

Michelin aveva già ridotto significativamente la sua presenza in Francia, il suo primo paese: con Poitiers, Toul, Joué-lès-Tours e La-Roche-sur-Yon, avrà chiuso sei stabilimenti in vent'anni. Il gruppo aveva anche annunciato un piano per tagliare 2.300 posti di lavoro in Francia nel 2021: ci saranno solo 18.000 dipendenti dopo la chiusura di Cholet e Vannes, di cui 8.000 nell'industria.

L'amministratore delegato di Michelin ha anche accusato un “lento deterioramento della competitività” in Europa che impedisce le esportazioni da questo continente. Il gruppo sta inoltre preparando la chiusura di due stabilimenti in Germania entro il 2025.

Il colosso dei pneumatici non è l'unico a tossire: il forte rallentamento del mercato automobilistico sta causando gravi difficoltà ai produttori europei di apparecchiature, grandi e piccoli, e continuano le chiusure di siti, come quello del produttore di cerchi Impériales Wheels e dei cambi Dumarey Powerglide.


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