D'altra parte, il ministro confida a “Parisien” che nel 2025 verrà avviata una riflessione sulla creazione di un nuovo contributo.
La ministra, numero 3 del governo Barnier, si dice “pronta a riprendere il lavoro in materia fiscale avviato dagli eletti del CFL, il Comitato delle Finanze Locali. Probabilmente dobbiamo considerare come consentire alle comunità di controllare meglio le proprie risorse”.
“Niente di gratis”
Una risposta che dovrebbe rassicurare gli eletti locali che notano che le sovvenzioni alle comunità non tengono il passo con l'inflazione e chiedono da diversi mesi una riforma globale della tassazione locale.
L'associazione dei sindaci francesi propone in particolare la creazione di un contributo cittadino al servizio pubblico, che si baserebbe sul reddito anziché sul valore locativo degli alloggi. Ciò è sostenuto anche dai sindaci rurali. “Nella misura in cui tutti, qualunque sia la loro situazione, devono partecipare alla vita della propria comunità. Perché dietro, tutte queste stesse persone che non pagano più, hanno richieste sempre più grandi e tutto deve essere gratuito, il che è un pessimo segnale”, spiega il loro presidente Michel Fournier (AMRF) intervistato da France Bleu.
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