Pur rimanendo senza sconfitte su cinque partite (tre vittorie e due pareggi) in tutte le competizioni, lo Stade Brestois è caduto per la seconda volta in casa in questa stagione in Ligue 1, dopo la sconfitta iniziale contro il Marsiglia (1-5). Al termine di un mese di ottobre tanto soddisfacente nei contenuti quanto dal punto di vista contabile, gli uomini di Eric Roy sono quindi nuovamente precipitati, almeno nei primi 45 minuti della partita contro il Nizza (leggi altrove), come non avevano mai fatto. incontrate dopo la sconfitta contro l'Auxerre (0-3), il 27 settembre.
La partita del riscatto a Praga
Una prestazione sinonimo di “stop” in classifica, come non ha mancato di sottolineare Pierre Lees-Melou, e che intrappola ulteriormente il Brestois nel ventre molle della Ligue 1, con 13 unità sul cronometro. “Avremmo voluto prendere questi tre punti per essere tra i primi cinque stasera”, ha ricordato Ludovic Ajorque. Ma, come prima di ogni nuova partita di Champions League, ancora una volta si sono fermati (sconfitta a Parigi prima dello Sturm Graz, poi ad Auxerre prima del Salisburgo). “Non credo che sia questa la spiegazione, perché si vede che siamo riusciti a giocare bene nel secondo tempo. Avremmo semplicemente dovuto reagire prima e da soli, senza aspettare che l’allenatore fischiasse a metà tempo”, ha detto Lees-Melou.
Consapevole dell'aspetto paralizzante delle carenze mostrate dai suoi giocatori nel primo tempo di sabato, Eric Roy ha insistito sull'importanza di “essere molto solidi”, “mantenere la nostra intensità”. “E dovremo farlo, perché nelle prossime partite saremo scossi. Già a Praga, in un’atmosfera terribile”. Avvertito del fatto che sabato i cechi avevano perso anche in campionato, il tecnico ha preferito sorridere. “Anche il Praga ha perso in casa? Non lo sapevo. Non stanno bene neanche loro prima della partita di Champions League. Tipo cosa. Sarà una partita di riscatto per entrambe le squadre…”.
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