Il capo delle operazioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, ha dichiarato lunedì che le forze di pace dell’UNIFIL rimarranno ai loro posti in Libano, nonostante le richieste di Israele per il loro ricollocamento di fronte ai crescenti scontri con Hezbollah. “È stata presa la decisione che l’UNIFIL rimarrà attualmente in tutte le sue posizioni nonostante gli appelli delle Forze di Difesa Israeliane ad evacuare le posizioni vicino alla Linea Blu”, ha detto Lacroix, sottolineando che “questa decisione rimane attuale” ed è stata riaffermata dal Segretario Generale Antonio Guterres .
Questo annuncio arriva mentre cinque forze di pace sono rimaste ferite nel conflitto in corso. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha espresso all’unanimità la sua “profonda preoccupazione” in seguito a questi incidenti. L’ambasciatrice svizzera all’ONU Pascale Baeriswyl ha dichiarato: “Diversi operatori di pace sono rimasti feriti. Hanno esortato tutte le parti a rispettare la sicurezza del personale e dei locali dell’UNIFIL”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto alle accuse secondo cui l’IDF avrebbe deliberatamente preso di mira le forze UNIFIL, definendole “totalmente false”. Ha detto: “È esattamente il contrario. Israele chiede ripetutamente all’UNIFIL di uscire dal pericolo. Abbiamo ripetutamente chiesto loro di lasciare temporaneamente la zona di combattimento”.
Netanyahu ha sottolineato che Israele non sta combattendo l’UNIFIL o il popolo libanese, ma “il rappresentante dell’Iran, Hezbollah, che sta usando il territorio libanese per attaccare Israele”. Ha ricordato che “Hezbollah ha attaccato Israele l’anno scorso senza alcuna provocazione l’8 ottobre, il giorno dopo il massacro di Hamas, e da allora ha continuato ad attaccarci, lanciando più di 10.000 razzi e missili contro Israele”.
L’IDF ha rivelato che nell’ultimo mese circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro le comunità israeliane e le truppe dell’IDF dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni UNIFIL nel sud del Libano, sfruttando la loro vicinanza alle forze ONU.
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