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Djokovic: “Ci saranno aspetti positivi da questo”

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“Penso che ne verranno fuori molti aspetti positivi. Innanzitutto, il mio livello complessivo sarà molto buono, il migliore al quale sono riuscito a crescere dai Giochi Olimpici”, ha sottolineato l’ex numero 1 del mondo che, dopo la sua medaglia d’oro olimpica quest’estate a Parigi, aveva giocato molto poco, battuto al terzo turno degli US Open da Alexei Popyrin prima di fare un aneddotico “freelance” in Coppa Davis contro il greco Ioannis Xilas, 773esimo al mondo. “Ho davvero fatto del mio meglio oggi. Date le circostanze, non mi sentivo fresco al 100% e Jannik ha giocato i punti importanti meglio di me, quindi bravo con lui”.

Non c’era molto altro da dire per Djokovic, non particolarmente abbattuto per il fatto di aver perso l’occasione di diventare il terzo giocatore, dopo Jimmy Connors e Roger Federer, a superare il mitico traguardo dei 100 titoli nel circuito ATP. Anzi, è apparso piuttosto rigenerato dal suo cammino in Cina e dal fatto di essersi sentito nuovamente competitivo ai massimi livelli, dove alcuni però vedono in questo nuovo fallimento contro Sinner (il quarto in cinque partite) come il segnale aggiuntivo, e forse irrimediabile. , di un cambio di epoca.

Questo mi dà motivo di credere che posso ancora competere con i migliori giocatori del mondo. Finché sarà così sarò motivato.

Novak Djokovic

“Penso che, anche in questa finale, ho giocato molto bene e questo mi dà motivo di pensare che posso ancora competere con i migliori giocatori del mondo. Finché sarà così, sarò motivato e guidato dal desiderio di giocare in modo competitivo. Vedremo quanto durerà, ma spero di mantenere questo livello per un po’ in futuro”.

Un futuro che, nel breve termine, vedrà protagonista una lucrosa esibizione in Arabia Saudita (il “Six Kings Slam”), la prossima settimana, con Rafael Nadal, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Daniil Medvedev e Holger Rune. Il resto è più vago, anche se le sirene di una qualificazione (ri)diventata altamente plausibile per il Masters potrebbero incoraggiarlo, si spera, a partecipare ai Rolex Paris Masters, i due grandi eventi di fine stagione, di cui è il detentore del titolo.

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