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Macron condanna gli spari israeliani che “prendono deliberatamente di mira” le forze di pace in Libano

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Emmanuel Macron ritiene “del tutto inaccettabile vedere le truppe dell’UNIFIL deliberatamente prese di mira dalle forze israeliane”, dopo la protesta internazionale suscitata dagli spari dell’esercito israeliano contro le forze di pace in Libano.

“Lo condanniamo, non lo tolleriamo e non tollereremo che accada di nuovo”, ha dichiarato da Cipro venerdì 11 ottobre.

Nel sud del Libano, dove dalla fine di settembre l’esercito israeliano si oppone al movimento islamico Hezbollah, la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha annunciato che due caschi blu sono stati feriti venerdì dal fuoco israeliano, aggiungendosi agli altri due soldati dell’UNIFIL. membri feriti il ​​giorno prima.

Denunciando “gravi violazioni del diritto internazionale”, la Francia ha convocato l’ambasciatore israeliano. Altri paesi hanno espresso indignazione, con il Regno Unito che si è detto “sconvolto”. Da parte sua, l’esercito israeliano ha annunciato questo venerdì “di condurre un esame approfondito al più alto livello” per “stabilire i dettagli di quanto accaduto”.

Emmanuel Macron ha parlato da Cipro, dove si riunisce il “Med9”, che riunisce i paesi mediterranei dell’Unione Europea (UE). I nove Stati, alla presenza del re Abdullah II di Giordania, discutono della crisi del Medio Oriente, di fronte alla quale la diplomazia appare per il momento impotente.

Il presidente della Repubblica ha rinnovato il suo appello a “cessare le esportazioni di armi” utilizzate a Gaza e in Libano, secondo lui “l’unica leva” per porre fine al conflitto. “Questo non è in alcun modo un appello a disarmare Israele”, ha ricordato mentre le sue dichiarazioni a favore di un embargo sulle armi provocavano le ire di Benjamin Netanyahu.

Articolo originale pubblicato su BFMTV.com

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