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“Un’escalation in Medio Oriente farebbe comodo a Trump” in vista delle presidenziali

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COLLOQUIO – Da diversi giorni Donald Trump usa una retorica molto aggressiva nei confronti dell’Iran, anche se ha detto poco sull’argomento dalla fine del suo mandato. Per il consigliere speciale dell’Istituto Montaigne, intende ottenere un beneficio elettorale, un mese prima delle elezioni.

François Godement è storico, consigliere speciale ed esperto di Asia-Stati Uniti presso l’Institut Montaigne. Analizza per Le Figaro Da allora il discorso ultra-aggressivo di Donald Trump nei confronti dell’Iran l’ultima ondata di missili lanciati dalla Repubblica Islamica su Israele e un mese prima delle elezioni che lo metteranno contro Kamala Harris.


LE FIGARO.- Donald Trump non ha parlato molto nelle ultime settimane arrampicata nel Vicino e Medio Oriente . Sabato ha invitato Israele a colpire gli impianti nucleari iraniani. Mercoledì ha affermato che è necessario “far saltare questo paese in mille pezzi”. Cosa riflette questa postura massimalista in questo preciso momento?

François GODEMENT.- Va ricordato che storicamente l’amministrazione Trump si è ritirata dall’accordo nucleare iraniano di Vienna (JCPoA) nel 2018. Durante la sua presidenza, Donald Trump aveva già adottato una posizione molto dura, anche retoricamente, nei confronti dell’Iran, facendo…

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